Tra le caratteristiche storiche dei gruppi progressive oltre alle suite, alla strumentazione particolare, alle contaminazioni musicali, c’è anche, sovente, la bellezza della copertina dell’album.
E’ il caso della cover della nuova release dei romani Lateral Blast che, per il loro secondo lavoro La luna nel pozzo, utilizzano il dipinto omonimo dell’artista bolognese Vito Giarrizzo. Una splendida scelta che meriterebbe anche il formato LP per apprezzarne ancora di più la bellezza. Coraggiosa ed apprezzabile la scelta della band di cantare in italiano (dopo che l’esordio I am free del 2014 prevedeva liriche in inglese) gli 11 brani (più una breve introduzione) presenti nel cd.
Il sound del gruppo capitolino è fresco e moderno. I brani, brillanti, sono discretamente articolati e provano a fondere un rock immediato e grintoso con le istanze più vicine al progressive come i cambi di atmosfera, gli arrangiamenti curati ed un deciso contributo di strumenti quali il flauto traverso (suonato da Rosa Zumpano, anche voce “nera” in qualche pezzo), il violino (a cura dell’ospite Alessandro Monzi), il sax (Giuseppe Cetorelli) ed ancora la tromba ed il corno francese ad arricchire le soluzioni sonore a disposizione della band.
Qualche brano merita più attenzione di altri. E’ il caso di “Come nuvole” dalla delicata introduzione guidata dal flauto e dalla chitarra acustica e poi dalla voce della Zumpano. Il brano, semplice ma efficace, si accende poi con un paio di interventi della sei corde di Leonardo Angelucci. Dal bell’impatto hard, appena stemperato dall’onnipresente flauto, è “Troubadour” che però inciampa un poco nel non troppo incisivo ritornello. Frizzante “Io voglio volare” (uscito anche come singolo e video) con un notevole “solo” di tastiere di Alessandro Ippoliti. “Silenzio” evidenzia ancora una volta le grandi doti canore di Rosa Zumpano. Bello anche il finale con un surplus di percussioni a dare un sentore etnico al pezzo. “Hellesylt” è una delle tracce più riuscite: ancora il flauto ed il violino in primo piano, una chitarra mai invadente, un ritornello azzeccato, un bel tappeto di tastiere e qualche rimando acustico che apprezziamo molto. “Suite per lei” è il brano più lungo del lavoro (sfiora i 10 minuti) ed il più elaborato: ad una introduzione appannaggio di hammond e ritmica incalzante, segue una fase più riflessiva con pianoforte e la voce “black” della Zumpano. Ancora qualche tentazione hard rock con due intuizioni di Angelucci ed Ippoliti che ricordano abbastanza gli Uriah Heep, poi il brano si chiude improvvisamente, lasciandoci un po’ “infastiditi” perché meritava senz’altro un finale più attento ed elaborato. Non male la title track, posta a chiusura del lavoro, che si muove sempre tra tonalità tenui ed altre più sinfoniche e con la voce di Rosa Zumpano stavolta “doppiata” da quelle maschili di Angelucci e D’Angeli.
La luna nel pozzo è un discreto lavoro, con qualche impaccio lirico in alcuni brani, con trame strumentali che possono e devono migliorare (senza necessariamente scadere nel virtuosismo….solo una maggiore consapevolezza dei propri mezzi…), ma anche con dei punti forti, primo tra tutti la voce femminile. Il salto di qualità è comunque a portata del gruppo. Nel frattempo fiducia ai Lateral blast in attesa del terzo album.
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Leonardo Angelucci: voce e chitarra elettrica Rosa Zumpano: voce e flauto traverso Antonello D’Angeli: voce e chitarra acustica Alessandro Ippoliti:Tastiere Matteo Troiani: Basso Tommaso Guerrieri: batteria
Ospiti: Alessandro Monzi: violino Daniele Coccia: voce in “Scheletro” Fabio Tranquilli: percussioni in “Silenzio Sandro Travarelli: tromba in “La luna nel pozzo” Egidio Decino: Corno francese in “Hellesylt” Giuseppe Cetorelli: sax contralto in “Le urla dei bambini”
Anno: 2015 Label:(R)esisto records Genere:Progressive Rock
Tracklist: 01. Intro 02. L’ululato 03. Come nuvole 04. Troubadour 05. Le urla dei bambini 06. Io voglio volare 07. Silenzio 08. Hellesylt 09. Il morto felice 10. Suite per lei 11. Scheletro 12. La luna nel pozzo
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