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Simone Gianlorenzi
About Her

La maggior parte di ciò che arriva in redazione è certamente di buona qualità ma raramente è in grado di far saltare l'ascoltatore sulla sedia. L'ultimo lavoro che ha provocato questo effetto a chi scrive è stato il favoloso "Silence" degli svedesi Jono, dei quali abbiamo abbondantemente parlato in altre pagine virtuali di A&B (qui la rece del disco e qui l'intervista a due membri fondatori).

Oggi, sette mesi dopo - ed è questa la media del salto sulla sedia, purtroppo - la piroetta ginnica è provocata da un artista italiano. Questo Simone Gianlorenzi sbuca veramente fuori dal nulla. Navigando un po' sulla rete ci si imbatte in una sua interessante dichiarazione: «Uno dei suoni che amo di più della chitarra elettrica è quello del delay, non poteva essere altrimenti visto il mio amore sfrenato e spudorato per gli U2 di The Edge. "About Her" è un titolo semplice quanto pieno di significato, il significato che per me ha la vita. La parola "Delay" italianizzata diventa "Di Lei" che tradotta nuovamente in inglese diventa "About Her". Ebbene si, questo album parla "Di Lei", della mia famiglia, della mia compagna, di mia sorella, della passione, della chitarra, della musica».

Il lettore non si faccia ingannare: quest'opera è effettivamente stracolma di delay ma è appena appena soggetta alle influenze esercitate dal noto gruppo irlandese. E fortunatamente, viene da dire, considerato che gli otto brani che la compongono rappresentano il connubio perfetto dello stile accattivante di tre virtuosi della chitarra: Joe Satriani è certamente quello, tra tutti, che esercita maggiore ascendente, essendo onnipresente in "Seasons", "Viola" e, come allude apertamente il titolo, "Selfie With The Alien", mentre lo Steve Vai più vivace affiora in "Rockstarwannabe" e il Neal Schon più armonioso e liquido risulta predominante in "Depeche Mood" nonché, seppur in un contesto esclusivamente reggae, in "Bob (Rasta Lights)".

Incredibilmente, lo stile di questi tre artisti si fonde alla perfezione con quello del The Edge dei richiamati U2 in "Nothing’s Gonna Change My World" e, ovviamente, in "Mr. Edge".

Arrangiamenti e sonorità risultano infine credibili anche in presenza di efficaci programmazioni elettroniche, peraltro adeguatamente misurate e perfettamente contestualizzate (accade nei già citati "Nothing’s Gonna Change My World" e "Depeche Mood").

L'album che ci invidierebbero all'estero, se solo avesse la giusta visibilità.

 

TRACKLIST
01. Seasons
02. Mr. Edge
03. Viola
04. Nothing’s Gonna Change My World
05. Depeche Mood
06. Rockstarwannabe
07. Bob (Rasta Lights)
08. Selfie With The Alien

 

CREDITS
Pino Saracini (bass)
Marco Rovinelli (drums)
Pierpaolo Ranieri (bass)
Valter Vincenti (reggae bass)
Mario Guarini (bass)

Il mix è stato realizzato da Fabrizio Simoncioni al The Garage Studio (Civitella Val Di Chiana, AR),
il mastering da Kevin Metcalfe al Soundmaster Studio (Londra).

 

 

 


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