Home Recensioni Album Lola Stonecracker - Doomsday Breakdown

Lola Stonecracker
Doomsday Breakdown

Come un fulmine a ciel sereno così i Lola Stonecracker irrompono sul mercato discografico con questo album tanto bello, quanto inaspettatamente italiano, intitolato Doomsday Breakdown. Gruppo che vede i natali nel 2009 tra Bologna, Ferrara  e dintorni e trae spunto per la propria ispirazione da quelle che sono le nuove tendenze internazionali nell’ambito rock ma che, soprattutto, porta con sé il bagaglio artistico accumulato negli anni al fianco di musicisti che hanno gravitato nell’orbita dei Guns N’ Roses.
Il quintetto, infatti, ha calcato i palchi di mezza Europa come loro cover-band suonando con Gilby Clarke (ex chitarrista dei Guns N’ Roses), Reckless Love, Adler's Appetite (con Steven Adler, ex batterista dei Guns N’ Roses) e John Corabi, nomi che parlano da soli e che hanno lasciato il segno nella formazione artistica dei Lola.
Già fattisi avanti con un EP omonimo nel 2011 (sebbene con  formazione leggermente diversa), i cinque rockers si sono ora presentati con questo lavoro spigliato e autoritario, che ricalca in tutto e per tutto quella che è stata la scuola rock anni ’80 e ’90 guidata dai Guns.
Come se non bastasse, il tutto è stato condito da una abbondante dose di attualità, il che ha dato vita ad una miscela esplosiva tra tradizione ed innovazione.
Il risultato è immediatamente tangibile in quindici tracce vivaci e brillanti, che impattano con veemenza sull’ascoltatore di turno, che si trova così avvinghiato in una serie di ritmi e di ritornelli senza tregua.
Anche se a prima vista si viene spiazzati dal bizzarro nome della band e dall’altrettanto stravagante copertina dell’album, il livello di produzione dell’opera, a cura della This is Core Records (promozione Atomic Stuff) è quanto di meglio ci si poteva aspettare: registrazione qualitativamente pregevole; look del package gradevole ed intrigante; scelta stilistica quanto mai azzeccata.
I testi sono tutti in inglese e se non fosse per le indicazioni desumibili dal libretto allegato al cd, i Lola potrebbero essere tranquillamente essere confusi per una rock band americana d’avanguardia, senza avere nulla da invidiare ai nomi più blasonati. Tra ritmi sostenuti, riff scanzonati e ballate, le quindici americaneggianti tracce di cui si compone l’album si susseguono così senza mai annoiare, tra le quali trovano spazio tanto Heavy Rock da strada, spizzichi di Grunge di classe, e non poche sonorità Metal che, ricordano a più riprese le ultime produzioni di Slash o gli Alter Bridge dell’immenso Myles Kennedy (oltre che i già citati mitici Guns N’ Roses). Menzione a parte va fatta per la rivisitazione della cover dei Frankie Goes to Hollywood “Relax”, che si presta benissimo alla nuova veste metal proposta in scaletta.
Ottima la tecnica vocale di Alex fabbri, che riesce a modulare la propria timbrica, graffiante ma allo stesso tempo delicata, con notevole versatilità, così come la complicità di Lorenzo Zagni e Giovanni Taddia alle chitarre che si completano magistralmente senza mai entrare in conflitto. Non da meno sono Diego Quarantotto al basso e Christian Cesari alla batteria, la cui perfetta e  variegata sincronia ritmica garantisce l’ideale supporto per la struttura dei brani.
Un disco fatto questo per gli appassionati di rock ’n’ roll, giovani e attempati, che non mancherà di meravigliare i più scettici delle mie considerazioni e che sono sicuro riscuoterà notevole successo soprattutto oltre i confini nazionali e perché no anche oltreoceano.

Formazione:
Alex Fabbri: voce
Lorenzo Zagni: chitarra
Giovanni Taddia: chitarra
Diego Quarantotto: basso
Christian Cesari: batteria

Tracklist:
01. Jigsaw
02. itchy Lady
03. Generation On Surface
04. Secret For A Universe
05. Perils For A Man From The Past
06. Jekyll & Hyde
07. Doomsday Breakdown
08. Mc Kenny’s Place
09. All This Time
10. Space Cowboys
11. Psycho Speed Parade
12. Mistery Soul Maverick
13. Relax
14. Shine
15. Using My Tricks

 


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