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David Castellano
Vedo Rock

Dopo "Confusione Complice" del 2009 e "Dimensione Leggerezza" dell'anno successivo, più i due live in studio "Solo e Acustico" e "Acustico e Solo" (il primo dei quattro lo abbiamo recensito qui in termini decisamente entusiastici), David Castellano pubblica un nuovo capitolo che, già dal titolo, offre uno scenario determinato ed incisivo.
In realtà, il marchio cantautorale dell'artista rimane invariato nella sostanza - permanendo su livelli di pregio - afferendo il mutamento alla sola forma, sensibilmente rinnovata. Ne consegue che i testi, sempre raffinati e intelligenti, vestiti di rinnovata energia, risultano più immediatamente percepibili anche quando navigano in territori rarefatti e malinconici, vero punto di forza del cantante. Fanno (gradevole) eccezione "Niente è reale", episodio malandrino ma estremamente efficace, e il brano che fornisce il titolo all'opera, marcatamente permeato di influenze vicine al Battiato anni '80.

La vera sorpresa del disco, tuttavia, sono i cinque strumentali, che da soli, a modesto avviso di chi scrive, valgono l'acquisto del cd. Di questi, vale la pena citarne dettagliatamente ben quattro: "Flash Underground" e "Flash Retrò" citano con rara maestria la lezione impartita dalla Allman Brothers Band più magicamente indirizzata all'improvvisazione e hanno tutta l'aria, per questo motivo, di dilatarsi in lunghe e avvincenti jam nel corso delle (si auspica numerose) esibizioni dal vivo del chitarrista; più che alla compagine psichedelica, come vorrebbe alludere il titolo, "Psycho Flash" omaggia in maniera assolutamente credibile la magia degli Alan Parsons Project strumentali mentre "Night Flash" evoca in maniera non meno puntuale i Pink Floyd più magnetici. Del resto, l'uso di alcuni strumenti come il Clavinet e il Mellotron faceva intendere la presenza di ascendenze di stampo progressivo e/o settantiano (ci si chiede, tuttavia, come mai non farne un'unica suite, visto anche il comune denominatore espresso nei titoli).

Una band di tutto rispetto - i romani  S.O.S., da non confondere con gli omonimi di matrice heavy, curiosamente anch'essi di stanza nella Capitale (l'acronimo di quelli qui recensiti è infatti "Sempre Ostinatamente Schegge") - cesella un album di raro spessore artistico, come è ormai nella tradizione del Nostro, sublimato peraltro da un art-work avvincente che offre un cd pack apribile in tre parti e ben due libretti interni ricchi di informazioni e testi.

L'album, "un omaggio per amici e colleghi, veicolo promozionale per addetti ai lavori", come ci tiene a sottolineare lo stesso cantante, può essere richiesto gratuitamente al sito ufficiale www.davidcastellano.it/ (l'artista invita ad accompagnare la richiesta con un versamento alla onlus Peter Pan - www.peterpanonlus.it/ - che si occupa di ospitare famiglie di bambini gravemente malati).



David Castellano: voce, chitarre, piano, Clavinet, Mellotron

S.O.S. (Sempre Ostinatamente Schegge):
Raniero Vigna: chitarre
Claudio Noviello: tastiere  
Enrico Nocera: basso  
Francesco de Chicchis: batteria

Anno: 2015
Label: Autoprodotto
Genere: Pop Rock Cantautorale

Tracklist:
01. Vedo rock
02. Niente è reale
03. Voce di colla
04. Flash underground
05. Piccolo mondo
06. L'opposto indispensabile
07. Night flash
08. Fuori dal gioco
09. Sangue di bue
10. Sbaglio tutto!
11. Flash retrò
12. Salvadanai
13. Psycho flash
14. Lascio la città
15. La frottola sottile

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