Malgrado i numerosi e, perché no, i doverosi distinguo l'album d'esordio degli  statunitensi Astra The Weirding del 2009 aveva convinto un po' tutti gli appassionati. Le sonorità orgogliosamente e rigorosamente vintage, un pizzico di psichedelia, un altro pizzico di hard rock, qualche sprazzo “space”, le sonorità calde di mellotron e hammond...

Già le prime note di “Cocoon” si muovono sul sentiero tracciato da The Weirding: l'intro floidiano, la lunga cavalcata strumentale con il continuo rincorrersi di chitarre e tastiere. La title- track di quasi 15 minuti è uno dei momenti più significativi dell'album: cascate di mellotron, sonorità cupe ma non troppo, voce “effettata”, suono compatto e praticamente nessuno squarcio di “sereno”. Visionaria ed ossessiva “Quake Meat” a ricordarci che non di solo hard rock si nutrono gli Astra. Come già nell'album di debutto anche qui non manca il brano d'atmosfera, la piacevole “Drift”.
L'interludio elettrico di “Bull Torpis” è unito al brano conclusivo “Barefoot In The Head”. Le influenze sabbathiane, degli Heep, dei Floyd si fondono con i King Crimson di Red e con le ossessioni hammiliane, facendo del brano un mosaico sonoro di indubbio effetto e di riuscita sintesi (anche se grida vendetta la brusca ed incomprensibile interruzione finale).

Un ottimo ritorno, dunque, magari leggermente inferiore allo sbalorditivo esordio  perché svanito inevitabilmente l'effetto sorpresa e poiché privo del brano “che spacca” che aveva il predecessore. Album comunque consigliatissimo. Con i soliti “distinguo”. Ovvio.

Richard Vaughan: Voce, chitarra, Mellotron M400, Memotron, Minimoog, Moog Rogue, Echoplex
Conor Riley: Voce, Mellotron M400, Memotron, Minimoog, Moog Rogue, ARP Odyssey, Oberheim 2-Voice, Crumar Orchestrator, Hammond A-100 organ, grand piano
Brian Ellis: Chitarra 6/12 corde, chitarra acustica
Stuart Sclater: Basso
David Hurley: Batteria, percussioni, flauto

Anno: 2012
Label: Rise Above Records
Genere: Progressive Rock

Tracklist:
01. Cocoon
02. The Black Chord
03. Quake Meat
04. Drift
05. Bull Torpis
06. Barefoot in the Head