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Ed è pertanto altrettanto doveroso cercare di riscoprirli, per quanto sarà possibile, in queste poche righe. La band si forma a Londra nel 1969 e già dalla line up ci accorgiamo della singolarità del gruppo: al bassista nonché voce solista Steve Gould, si aggiungono il batterista Mark Ashton e due tastieristi: Graham Field all’organo e David Kaffinetti al piano elettrico; niente chitarre dunque ... Ottenuto un contratto con la Charisma di Tony Stratton-Smith (vi dice niente il suo nome?), il primo album omonimo già a Novembre fa bella mostra di sé nei negozi. Sono poche le band che già al primo impatto discografico sconquassano l’ascoltatore con qualcosa di unico (i King Crimson!) ed i Rare Bird non appartengono certo a questa categoria, ma oltre al grande successo di Sympathy (in classifica anche in Italia), si può già intravedere quel modus operandi che avrà pieno compimento nel disco successivo. E’ il caso dell’introduttiva “Iceberg” con degli incastri organo/piano e una ritmica precisa e potente in cui si inserisce magnificamente la voce calda e particolare di Gould; oppure la splendida “Beautiful scarlet” che alterna momenti aggressivi ad altri più intimisti. Detto di “Sympathy”, gli altri brani si lasciano sicuramente ascoltare tra ricordi beat, echi psichedelici e venature anche hard. Ascoltato a 40 anni di distanza, seppur piacevole, l’album risente sicuramente del peso del tempo e non poteva essere altrimenti, mancando nella musica riff di chitarra travolgenti e un keyboard-wizard che, quanto meno in termini di spettacolarità e visibilità, potesse aiutare la band a fare quel salto di qualità in un panorama musicale in grande fermento espressivo. Nel Settembre 1970 esce comunque il secondo lavoro “As your mind flies by” appunto ... quanti passi in avanti rispetto all’album uscito solo pochi mesi prima!!! Se l’iniziale “What you want to know” ricorda ancora vagamente le ingenuità dell’esordio, col suo ritornello di facile presa, già con la successiva “Down on the floor” entriamo in una nuova, più elevata dimensione: poco più di due minuti, è vero ma in un continuo crescendo di pathos in cui il tocco rinascimentale di un harpsicord è solo il vertice emozionale di un brano splendido. Molto più dura, con una ritmica sostenuta e tastiere onnipresenti la seguente “Hammerhead”, mentre “I’m thinking” si segnala per un andamento ora aggressivo ora più pacato con i due tastieristi Field e Kaffinetti a ben sostenere la voce di Gould qui molto blues. Ma il vero capolavoro i Rare Bird lo sfornano su quello che era il lato B dei vecchi vinile. I 20 minuti di “Flight”, infatti, anticipano di uno o due anni le varie suite di Yes, VDGG, Genesis e a mio avviso, non gli è affatto inferiore. Divisa in movimenti, come ogni suite che si rispetti, è un crogiuolo di situazioni ed atmosfere, dove talvolta è l’organo a condurre le danze, tal’altra il piano di Kaffinetti che addolcisce il suono, altre volte ancora basso e batteria si inseguono senza posa. C’è anche spazio per brevi sperimentazioni sonore, per reminiscenze purpleiane, per cori e per la citazione del Bolero di Ravel!!! Veramente un brano eccezionale che oltre a giustificare quasi da solo l’acquisto almeno della ristampa in cd, pone i Rare Bird nell’olimpo musicale, ritagliandosi un posto indelebile nella memoria degli appassionati. Purtroppo la mancanza del successo sperato divide la band che malgrado altre sortite con una nuova formazione non toccherà più le vette di “As your mind flies by” e nemmeno dell’album omonimo. 90/100
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Steve Gould: Voce, basso,chitarra
Rare Bird
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Recensioni Album Rare Bird - Rare Bird + As Your Mind Flies By
Recensioni Album Rare Bird - Rare Bird + As Your Mind Flies By
Rare Bird
Rare Bird + As Your Mind Flies By
Scritto da Valentino Butti Mercoledì 12 Marzo 2008 20:37 Letto : 4351 volte
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