Home Recensioni Album Grim - Noises From The Graveyard

Grim
Noises From The Graveyard

Le note biografiche di questa band ci mostrano in maniera lampante che i 3 musicisti sono decisamente e "convintamente" diretti verso il loro stile musicale e attitudinale, il cd completo ne é una conferma, dopo un solo anno dalla nascita del progetto é gia tempo di esordio ufficiale per i Grim, seppure auto-prodotto. L'album dal titolo Noises from the Graveyard mette i nostri 3 cupi ragazzi 'non morti' in una posizione di rilievo rispetto alle migliaia di gruppi che si limitano ad esordire con il semplice demo cdr casereccio, il sound risulta estremamente influenzato da un certo tipo di glam rock stradaiolo ma fuso a mood e tematiche cimiteriali, e fin qui niente di nuovo, il metal e l'obbrobrioso mondo dell'horror sono un connubio vincente da anni, forse dagli albori, ma i Grim ci mettono anche una buona esecuzione strumentale certo non convintissima e con qualche incertezza a livello di arrangiamenti, spesso troppo facili e diretti ma diciamo che l'abc fondamentale é del tutto acquisito.

A partire dalla traccia "Burn" si respira subito un modo spiccatamente provocatorio di fare musica, utilizzando la musica heavy rock & roll come semplice tramite per dare la scossa giusta, un soffio di ironico maleficio dal macabro retrogusto agreste ... così come la loro passione per il mondo oltre la vita.
Con i ritmi decisi e dal suono sporco e retrò l' hard rock dei Grim purtroppo perde di potenza con una registrazione buona come debut ma sufficiente per resa sonora ed impatto frontale, tracce come la finale "Sweetest Nightmare" avrebbero dato un'altro ritmo e un altro potere di coinvolgimento con un suono più aggressivo a parer mio.

Ad ogni modo ci sono anche delle cose interessanti e non tutto é da buttare via, ripeto siamo solo al debutto, io dico che se i Grim metteranno da parte le loro influenze e le incanaleranno in maniera originale con degli arrangiamenti più coinvolgenti e strutture dei brani meno prevedibili potranno dire la loro ... intanto c'é una bella voce, roca e interpretativa, delle chitarre che possono incutere scudisciate mortali se più coraggiose, una batteria che picchia rocckeggiando precisa e inesorabile ed un filo conduttore quasi horror punky che rende tutto marcio e serpeggiante.

La parte centrale del disco da "Every Snake Has It's Poison" a "At Dinner With The Vampire" é la più importante, si sente un filo conduttore e le note catchy trascinano l'ascoltatore in turbinio di claudicante danza 'zombieficate', non so per darvi un termine di paragone tracce come la bella "Shut The Fuck Up" sembrano una copia primitivamente grezza dei Backyard Babies più scanzonati e stradaioli.

Avanti così ... un voto di incoraggiamento per l'impegno e la professionalità con il prossimo disco sarò più severo.

70/100


Alex Grim: Chitarra
Grave Rob: Basso
Mark Mastiff: Batteria

Anno: 2009
Label: Autoprodotto
Genere: Horror Heavy Rock

Tracklist:
01. Burn
02. Every Snake Has It's Poison
03. Raven's Inn
04. In The Shadow Of A Cypress
05. Shut The Fuck Up
06. I Zombie
07. At Dinner With The Vampire
08. Ghoul Like You
09. Dead Man's Hand Blues
10. Sweetest Nightmare

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.