Nei dieci anni trascorsi dalla pubblicazione ad opera della ECM del suo disco d'esordio denominato Crystallisatio, Erkki-Sven Tüür nato nel 1959 si è segnalato alla critica musicale come il compositore Estone di spicco della sua generazione e, al pari di Arvo Pärt prima di lui, si è dimostrato un fenomeno internazionale. Buona parte dell'ammirazione da lui suscitata è sicuramente riconducibile alla universalità del suo linguaggio sonoro.
Compositore che nasce come musicista rock, Erkki-Sven Tüür ha da sempre ostentato un approccio musicale disinvolto e privo di pregiudizi con gli altri generi rifiutando di essere annoverato da chicchessia quale paldino dell'ortodossia nella composizione musicale contemporanea. Non per caso egli risulta capace di unire ed armonizzare, contrapporre ed infine sintetizzare tutti gli elementi in un idioma organico al proprio. Oxymoron, figura retorica che consiste nell’accostare parole che esprimono sensi abitualmente contrapposti, è un titolo perfetto per il suo nuovo lavoro che presenta quattro composizioni elaborate a cavallo tra il 1991 ed il 2005 destinate ad eterogenee formazioni vocali e strumentali. In questo arco temporale l'artista ha avuto modo di sviluppare pienamente il suo nuovo stile di scrittura che ha efficacemente denominato "vettoriale" Salve Regina è una delle preziose gemme, tra le composizioni a carattere religioso strutturata attorno ad un coro maschile ed orchestra, che Erkki-Sven Tüür ha realizzato più recentemente; il più "datato" dei brani è la relativamente breve Dedication per violoncello e pianoforte. La composizione chiave dell'album è senza dubbio Ardor, concerto della durata di venticinque minuti per uno strumento, talora ingiustamente trascurato, come la marimba, mentre l'insieme dei pezzi che forniscono la denominazione, Oxymoron all'opus, è ispirato dall'elemento naturale della catena Alpina. La scrittura di Tüür è caratterizzata in tutto il lavoro da marcate giustapposizioni di linguaggi musicali solo apparentemente inconciliabili ed eterogenei, modellati con un raro e raffinato senso dell'architettura e della drammaturgia musicale. L'aspetto più sorprendente di Oxymoron, in parte già ben presente in Arhitettonika VI, è di proporre materia molto ben organizzata, con enorme espressione di gesto, ed una abile orchestrazione retorica del corpus narrativo. |
Olari Elts: Direttore Anno: 2007 |