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Egokid
Ecce Homo

A 2 anni di distanza da Minima storia curativa, ritornano i milanesi Egokid col loro quarto album in studio dal titolo Ecce Homo. Nati nel capoluogo milanese nel 2000, il gruppo fondato da Diego Palazzo e Piergiorno Parido ha saputo conquistarsi una bella fetta di pubblico con lavori sempre intensi e liricamente maturi, musicalmente ancorati alla scuola cantautorale anni '60 e '70 mixato al nonsense pop dei Baustelle (assioma frequente e costante da inizio carriera quando si parla di loro). Non fa quindi eccezione questo Ecce Homo, 12 canzoni strutturate su trame semplici e dirette dove si prosegue col cantato italiano già sciorinato col diretto predecessore: non mancano ancora una volta episodi vicini ai già citati Baustelle come nel caso di "L'uomo qualunque" e "Con stile" (tra le due si fa preferire la seconda), ma le migliori cose escono quando il quintetto milanese si esprime su registri cantautorali più datati: ("Come un'eroe della Marvel" è ballata sospesa tra Tenco e Bindi) oppure nella splendida "Non mi hai fatto male", dove emerge l'anima battistiana degli Egokid. Per questo la cover tradotta in italiano dei Blur "Girls & Boys" (banalmente tradotta col titolo di "Ragazzi + Ragazze") stona all'interno della raccolta, e sembrano funzionare poco anche gli eco synth pop/new wave di "Non si uccidono cosi anche i cavalli?"(che vede come ospite vocale Franco Rossi); ma è un momento: "Sirene" emana fragranze psichedeliche '70s sin dal primo ascolto, "Una Vita" è un piacevole diversivo maricachi con trombe e tromboni in primo piano e "Universo" si concede un fraseggio chitarristo funky su una seducente e riuscitissima linea vocale puramente pop. Chiude la strana "Parabole", dove una musicalità anni '80 al limite del dance pone fine ai 43 minuti dell'album.

Ecce Homo è un ritorno in grande stile di una delle migliori realtà pop nostrane degli anni '00, che ha aggiustato la propria rotta creativa dopo qualche lavoro interlocutorio, un gruppo ben consapevole dei propri mezzi e del proprio lirismo sonoro, che si rifà al passato (ma soprattutto al meglio) della canzone cantautorale italiana proiettato verso un futuro che potrebbe riservare loro anche un maggiore successo commerciale.
Italians do it better!

80/100


Diego Palazzo: Voce, chitarra elettrica, acustica e classica, mellotron e cori
Piergiorgio Parido: Voce, organo, mellotron e cori
Devide Di Benedetti: Organo e mellotron
Cristian Clemente: Chitarra acusti e elettrica
Fabrizio Bucchieri: Chitarra e basso

Guests:
Sergio Carnevale: Batteria e percussioni
Fausto Rossi: Voce in Non si uccidono cosi anche i cavalli?
Sergio Maggioni: Programming, chitarra elettrica, percussioni e cori
Giulio Calvino: Programming, chitarra elettrica e cori
Carlo Alberto Dall'Amico: Roland Juno 60 in Parabole
Alessio Sabino: Tromba
Alberto Bollettieri: Trombone

Anno: 2011
Label: Novunque/Self
Genere: Pop/Rock

Tracklist:
01. Umano, troppo umano
02. L'uomo qualunque
03. Credo
04. Come un eroe della Marvel
05. Ragazze + Ragazzi
06. Non si uccidono così anche i cavalli?
07. Sirene
08. Con stile
09. Una vita
10. Universo
11. Non mi hai fatto male
12. Parabole

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