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Profiles In Terror

I Profiles In Terror quando suonano fanno maledettamente sul serio, ascolti la loro musica e te li immagini cattivi e arrabbiati con il mondo intero, invece, alla fine della chiacchierata, ti accorgi che hanno una vitalità, una simpatia ed un’ironia incredibile. Questo dimostra che quando è il momento di scherzare si scherza, ma quando c’è da imbracciare gli strumenti le cose vanno fatte con il massimo impegno. Insomma, per i citare i Blues Brothers: “quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare” e allora andiamo a conoscere questi cinque ragazzi romani.



PROFILES IN TERROR
Emanuele Capelli: Voce
Matteo Del Ferraro: Chitarra
Antonio De Simone: Chitarra
Federico Bardzki: Basso
Emiliano Paola: Batteria

A&B - Iniziamo con una domanda di rito, utile per rompere il ghiaccio e presentarvi ai nostri lettori, come e quando si è formata la band?
Profiles In Terror - La band si è formata nel 2010, inizialmente con l'obbiettivo di suonare un Thrash Metal Bay Area per divertirsi, da Federico (basso), Matteo (chitarra) e Emiliano (batteria), ed era inizialmente immaginata come un trio formato dai suddetti componenti. In seguito, tanto per complicarsi un po' la vita, è stata aggiunta la seconda chitarra (Antonio) ed un cantante, che fu poi sostituito da Emanuele, e anche il genere cambiò in modo spontaneo, trasformandosi nel mix di generi che suoniamo adesso.

A&B - Come avete scelto il nome?
P.I.T. - Si tratta del titolo di un saggio, è uno dei primi testi pubblicati sul tema degli omicidi seriali negli anni '70 volto a sviluppare i profili psicologici dei serial killer. Ora, noi non crediamo che nessuno dei nostri testi abbia mai realmente parlato di violenza, ma diciamo che la schizofrenia invece la fa da padrona, quindi, considerato che il nome ci  “suonava bene”  lo abbiamo fatto nostro.

A&B - Di cosa parlano le canzoni di  A painful birth?
P.I.T. - Allora, qui va fatta una piccola premessa: i Profiles in terror durante i primi vagiti hanno avuto un cantante diverso dall'attuale che un bel giorno - e fortunatamente ripensandoci a posteriori - di punto in bianco ha abbandonato la nave. La ricerca del sostituto, ci porta il caro Emanuele (attuale vocalist), il quale, approcciato da Matteo, accetta la proposta indecente e viene reclutato. Al momento del provino l'incipit non è certo dei migliori; nel presentarsi ai membri della band ruzzola a terra inciampando e finendo gambe all'aria al centro della sala. Nell'imbarazzo generale si pensa al peggio. Si rialza e iniziamo a provare i pezzi, a lui completamente sconosciuti. In un batter d'occhio si capisce che è fatta, era la voce che cercavamo. Una volta fatto suo il repertorio, stravolgendo interamente metriche e timbriche, e inventandone di sana pianta delle nuove, ha applicato lo stesso trattamento anche ai testi. Questi seguono tra loro un filo conduttore in un senso lato però, in quanto l'intero Ep che abbiamo di recente prodotto è basato sul flusso di coscienza; vorrebbe essere la rappresentazione dei deliri di un pazzo o di una persona in preda a stati allucinatori. Il senso è quindi il nonsense. E questo è abbastanza rappresentativo oltre che del nostro sound ahinoi anche delle nostre personalità.


Foto estratta dal sito facebook della band [Si ringrazia l'autore - n.d.R.]

A&B - La vicenda di mafia capitaleha messo in luce uno dei guastidi Roma (ma forse dellItalia intera),  questo storia di corruzione non vi fa arrabbiare?  Può essere di spunto per un vostro pezzo?
Federico [P.I.T.] - Mafia Capitale è solo una delle moltissime vicende di corruzione e marciume del nostro sistema politico, e francamente nemmeno la più sorprendente. Chi sia caduto dalle nuvole quando ha sentito che le indagini hanno accertato delle collusioni di politici romani con la criminalità organizzata a tutti i livelli, credo sia o un alieno oppure un grosso ingenuo. Ne parlano persino recenti serie televisive di successo. Diciamo che sì, è inquietante vivere in un paese con questo grado di corruzione a livello istituzionale, ma è difficile che per ora ne venga fuori un pezzo.

A&B - Come nascono i vostri brani?
P.I.T. - In genere 5/6 settimane dopo che un membro ha avuto l'illuminazione di qualche bel riff e si accanisce con il resto del gruppo perché sostiene di averlo tablato/registrato infimamente/spedito su posta a tutto il resto della truppa senza aver ricevuto la minima risposta da nessuno, finalmente viene esaudito ed ascoltato. Seguono sei mesi di prove, durante le quali ciascuno proietta nel brano ciò che crede possa essere la chiave di volta per diventare famosi & ricchi quel tanto da morire a 27 anni di overdose. Visto che di media oramai comunque i 30 sono già belli che superati da tutti noi, tanto vale fare i "bravi" nel cercar di mettere a frutto il bagaglio musicale accumulato in tanti anni, lavorando singolarmente sulla propria linea strumentale o vocale che sia ed apportando metodicamente le migliorie che ci sembrano tali. 
Banalmente, si parte da una idea iniziale che qualcuno (principalmente Matteo) porta in sala prove oppure registra a casa e manda via mail agli altri. Può trattarsi di pochi riff o di interi pezzi, spesso con già un'idea di batteria. Ognuno poi lavora singolarmente sulla propria linea strumentale o vocale ed aggiunge propri contributi e idee.

A&B - Potenza o melodia?
Federico [P.I.T.] - Sembra sempre di volersela tirare quando uno dice che la propria band ha troppe influenze e troppe sfaccettature per poter essere inquadrata, e spesso molti lo dicono effettivamente per tirarsela. Per noi invece è proprio così. Tentiamo di fare un mix, un connubio di stili metal, cercando di unire questi due aspetti, insieme ad altri. Trovo che per adesso la potenza sia preponderante sulla melodia nei nostri pezzi, ma data la caratteristica del gruppo che ho espresso precedentemente, potrebbe uscire fuori un pezzone melodico strappamutande quando meno ve lo aspettate, chissà!


Cover dell'EP  A Painful Birth

A&B - La parte grafica del disco è molto curata a chi avete affidato il lavoro?
P.I.T. - E' tutta opera di Federico [il bassista - n.d.R.] che è un gioiello di illustratore e grafico oltre ad una costante fucina di idee. Un vero perfezionista il bastardello. E ogni qual volta ve ne è l'opportunità lo sfruttiamo senza remore, spremendolo come un limone.

A&B - Oltre alla musica ci sono altre forme darte che vi interessano?
P.I.T. - Principalmente arti figurative e Cinema. Antonio adora il balletto.

A&B - Quali sono i vostri piani per promuovere A painful birth?  Video, concerti?
P.I.T. - Nell'immediato futuro abbiamo fissato alcune scadenze che prevedono per quanto possibile la promozione dell'Ep e del nostro brand in diverse maniere oltre i canonici concerti. Stiamo studiando la possibilità di girare un video avendo messo al vaglio alcune opportunità per renderlo un prodotto di sicura originalità e varie idee un po’ pazze ma ancora embrionali e da sviluppare. Di sicuro ci piacerebbe uscire un po’ da canoni statici che troppo spesso fanno da cornice al metal, non sputando nel piatto dove si è mangiato - per carità -  ma per spirito di innovazione.


Foto estratta dal sito facebook della band [Si ringrazia l'autore - n.d.R.]

A&B - Cè qualche episodio particolarmente curioso che vi è capitato suonando in giro?
P.I.T. - La nostra prima trasferta sarà il Rock Metal Fest di Pulsano (TA) a cui parteciperemo questa estate. Quindi, abbiamo suonato prevalentemente dentro la nostra città ed episodi curiosi (a parte qualche mixer staccato durante il concerto perché amiamo dilungarci troppo) non ce ne sono ancora stati. Vedremo cosa succederà a Pulsano,  promettiamo di fare i bravi!

A&B – Avete già detto che il prossimo 17 agosto suonerete al Rock Metal Fest di Pulsano (Ta). Come siete venuti al conoscenza dellevento e del relativo bando di partecipazione?
P.I.T. - Ne siamo venuti a conoscenza tramite un annuncio su facebook e abbiamo partecipato immediatamente. Poi, a posteriori, alcuni amici che hanno avuto occasione di suonare al ROCK METAL FEST ci hanno dato piacevoli informazioni. Dicono che  in quella zona della Puglia  la “puccia” sia fenomenale.

A&B - Cosa vi aspettate e cosa si deve aspettare chi vi verrà a vedere al RMF?
P.I.T. - Ci aspettiamo di divertirci e di suonare davanti a un pubblico diverso e movimentato, pieno di bei pazzi furiosi. I suddetti pazzi furiosi devono invece aspettarsi una bella pezza in faccia (musicalmente parlando). Sostanzialmente per noi tutti la cosa più importante è il divertimento che traiamo a suonare davanti ad un pubblico caloroso e chiaramente maggiore è la partecipazione di questo più la nostra perfomance aumenta... Do ut des.  Da parte nostra chiaramente cercheremo di dare il meglio di noi. E speriamo che, se mai dovessero tirarci qualcosa, ci lancino una bella puccia.

A&B - Per concludere, fatevi una domanda e datevi una risposta (ahahah, Marzullo docet!!!).
P.I.T. - Se un peto è gas e il gas uccide un peto uccide? Sì.

A&B - Vi ringraziamo per la disponibilità e vi lasciamo lo spazio per un messaggio ai vostri fans e a quanti frequentano il nostro sito.
P.I.T. - Siamo noi che vi ringraziamo per la meravigliosa opportunità che ci fornite, mentre ai ragazzi del Rock Metal Fest vogliamo dire: “Avete fatto un affare ad invitare i Profiles in Terror ad esibirsi, senz'altro si impegneranno al massimo per rendere ancor più indimenticabile l’edizione del RMF 2015. Statene certi! See ya!  IN PUCCIA WE TRUST!!!”.


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