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Mancan
Ecnephias

Appena tornati sotto i riflettori grazie all’ottimo Ways of Descention, scambiamo quattro chiacchere con il leader degli Ecnephias – Mancan. Per noi è sempre un piacere parlare con lui, perché il “diabolico” singer lucano ci dona sempre risposte non scontate ed interessanti. Buona lettura.

Mancan: Voce e chitarra
Sicarius Inferni: Tastiere e pianoforte
Aran Morion: Basso
Akeron: Chitarre
Atlos: Batteria

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- A&B -
Ciao Mancan, per noi è un grosso piacere riaverti tra le pagine di A&B dopo l’intervista del dicembre 2008. All’epoca avevate pubblicato da poco il vostro EP Haereticus, ed ora siete impegnati nella promozione di Ways of Descention. Cosa è cambiato nel microcosmo Ecnephias, se qualcosa è cambiato, in questi 18 mesi?
- Mancan [Ecnephias] –
Ciao, per noi è un piacere dialogare con A&B, webzine molto seria e professionale. In casa Ecnephias muta sempre tutto da un disco all’altro ed anche questa volta nessuna eccezione. La band si è ricomposta con Atlos ed Akeron (co-autori del debutto Dominium Noctis) ed ha aggregato il bassista Aran Morion, mentre io e Sicarius Inferni siamo sempre presenti dai tempi di “Haereticus”. Antonio Donadeo non è più della partita per motivi di impegno e distanza. Ora siamo solidi e stabili come formazione, consci dei mezzi disponibili.

- A&B -
Il vostro nuovo disco è un concept album che narra le vicende di un abate vissuto in Basilicata verso la fine del 1400. Questo personaggio sarebbe entrato nella leggenda popolare lucana per i suoi sacrifici di vergini e bambini. Perché avete trattato questo soggetto per il vostro lavoro?
- Mancan [Ecnephias] –
Il motivo risiede nella nostra morbosa attitudine verso certi temi e narrazioni popolari. Il caso ci interessa particolarmente per la territorialità in cui è avvenuto, la nostra Lucania. Francamente ho trovato molte affinità tra questo caso e il film di Pupi Avati - L’arcano incantatore, una pellicola che mi ha molto affascinato tanto da ricavarne alcune frasi per la traccia “Il nostro patto”. Descention è un gioco di parole tra “descension” e “ascention” come ad indicare una salita nella discesa, una ascesi nella caduta.

- A&B -
Nella nostra prima intervista ti chiesi se avreste continuato la vostra avventura discografica con l’etichetta Nekromantik Records/Necrotorture, e tu mi rispondesti con un punto interrogativo. Infatti oggi siete accasati con la Code666, ritenuta tra le migliori per le bands di metal estremo in Italia. Cosa mi puoi dire di questa etichetta?
- Mancan [Ecnephias] –
Dico che è una label seria, professionale, molto rispettata per il lavoro svolto in questi anni e per la qualità delle bands promosse. Sono soddisfatti del nostro lavoro pur riconoscendo che la nostra musica è meno progressiva e sperimentale degli altri acts sponsorizzati, tuttavia oggi siamo ben inseriti nel contesto e la promozione va a gonfie vele. Grazie, in ogni caso, ad Alex e alla Necrotorture con cui continuiamo la promozione della band.


- A&B -
Ways of Descention è senza ombra di dubbio un disco pieno di fascino e completo. C’è qualcosa che riascoltandolo cambieresti adesso? Ci sono dei pezzi che sono stati registrati ma rimasti fuori dalla tracklist?
- Mancan [Ecnephias] –
Riguardo l’ultima domanda la risposta è negativa, nessun pezzo tagliato. Cosa cambierei? Forse è troppo presto per dirlo, al momento mi soddisfa pienamente. Probabilmente avrei voluto azzardare ancor di più con le voci, ma è un particolare.

- A&B -
Per promuovere il disco state organizzando un nuovo tour? Se si, quali sono le imminenti date?
- Mancan [Ecnephias] –
C’è un tour in programmazione e ne stiamo discutendo con agenzie e promoters ma sarei falso se ti negassi alcune difficoltà che troviamo per suonare dal vivo, in Italia si suona a pagamento o per amicizia, è dura da ammettere ma io non ho peli sulla lingua e lo denuncio pubblicamente. Vediamo come si evolve e se qualche buon uomo ci telefona per inserirci in qualche contesto estivo, penso che sia meritato e non regalato!

- A&B -
La nuova formazione, allargata a 5 elementi, sembra essere la più coesa da quando hai fondato gli Ecnephias. Ci puoi parlare dei musicisti che stanno collaborando con te in questo progetto?
- Mancan [Ecnephias] –
Atlos ed Akeron sono amici e musicisti pregevoli di vecchia data, fin dai tempi di Dominium Noctis, presenti rispettivamente come batterista e bassista/chitarrista. Sicarius Inferni è un bravo tastierista e pianista, arrangia gran parte dei brani e da un tocco di eleganza alle composizioni. Aran Morion è un tenace bassista, un vero duro, e suona con noi da un anno circa, dalle date dell’Agglutination e del Total Metal Festival del 2009. Ognuno ha la sua forte personalità, a volte ci si scontra ma è normale amministrazione. Siamo però restii a definirci esclusivamente “metallari” in quanto preferiamo essere catalogati quali musicisti di musica estrema. Perché? Beh, siamo spesso contro corrente nei gusti e nelle attitudini del metallaro medio, non badiamo alle apparenze né alle mode. E ascoltiamo davvero di tutto, dal Pop alla Techno, passando per il Folk e l’Elettro-dark. In questo siamo simili a Varg (Burzum). Tra l’altro io sono uno di quelli che ha sempre difeso gente come Blaze Bayley e tanti altri artisti bistrattati da fans e critica, del tutto ingiustamente. Alla fine il tempo è galantuomo e ripaga di tutto.


- A&B -
Paradossalmente, la vostra musica almeno a livello di critica è molto più seguita da webzine estere che italiane. In generale che rapporto hai con giornalisti e recensori? Senti che il tuo lavoro è almeno “tutelato” da queste persone o pensi che sia una categoria non sempre preparata?
- Mancan [Ecnephias] –
In Italia abbiamo, a dire il vero, il nocciolo duro dei seguaci, tra fans e critica; eccettuate pochissime “eccezioni”. All’estero va anche molto bene ma non sempre i gusti “nordici” corrispondono al nostro sound mediterraneo, semplicemente a volte non lo capiscono e io li comprendo. Gli americani ci stimano molto. Ed anche nell’est europeo c’è affinità. Il mio lavoro, per rispondere alla domanda, è stato ed è quasi sempre ben tutelato, non mi lamento affatto anzi ringrazio tutti. In alcuni casi però mi trovo dinanzi certi tipi che, invece di recensire con obiettività, offendono o usano della malevola ironia assolutamente ingiustificata e irragionevole. In quei casi mi imbestialisco non poco, scrivo al recensore per capire i motivi di un certo trattamento ma spesso comprendo di trovare di fronte solo pregiudizio se non proprio “altro”. Un disco può piacere o meno, ma se un prodotto è ben suonato e si presenta bene, il rispetto è il minimo obbligo cui è tenuto un recensore. Poi ognuno la vede come vuole, io credo che ci vuole sempre tatto ed eleganza, ma soprattutto competenza. Ecco, questa spesso manca e ci si ritrova ad essere valutati da ignoranti esaltati che di musica non capiscono una benemerita mazza. Al loro posto mi vergognerei.

- A&B -
E’ recentemente scomparso Ronnie James Dio, uno dei cantanti più famosi e influenti di tutta la scena Heavy Metal. Non so se se mai stato fan della sua musica, ma che ricordo hai di questo musicista?
- Mancan [Ecnephias] –
Sono da sempre un fan di R. J. Dio e di tutta la scena metal classica, infatti ho pure cantato in diversi acts heavy metal e nella mia auto porto sempre Iron Maiden, M. Fate e King Diamond, Judas Priest, Sabbath e molti altri. L’Heavy Metal è la bibbia della nostra musica. La morte è un evento triste ma naturale, un grande artista non muore mai, vive in eterno. Onore a R. J. Dio, vero mito!

- A&B -
In un tuo intervento sul myspace degli Ecnephias del luglio del 2009 hai parlato del tuo amore verso la musica Heavy, elogiando quelle formazioni che hanno sempre voglia di evolversi e cambiare sound di album in album. Da questo punto di vista, quale sono le formazioni che preferisci come ascoltatore?
- Mancan [Ecnephias] –
Preferisco le bands intelligenti, che osano. Tutto è stato già scritto e detto, quindi è importante mettersi in discussione. In Italia amo i primi Sadist (“morti” per me dopo Crust, seppur validissimi tuttora), i vecchi Detestor (In the circe of time e Red Sand sono capolavori italiani), Necromass e M. Drape. Stimo alcune cose di Aborym. All’estero Akercocke, Negura Bunget, Moonspell, Rotting Christ, Ihsahn ed Emperor, Satyricon. Il resto nel Folk apocalittico, Ebm, Elettro-dark e musica tradizionale. Ovviamente alla base ci sono i Goblin e tutta la musica dark progressiva anni 70 e 80.

- A&B -
Anche questa intervista volge al termine. Ringraziandoti ancora una volta per la tua immensa disponibilità, ti lascio carta bianca per concludere.
- Mancan [Ecnephias] –
Grazie a voi e a te Fabio, sei molto cortese e ciò oggi conta tantissimo. Continuate così, avrete sempre il nostro supporto e la nostra stima. Per i lettori: comprate il disco Ways of Descention presso Aural Webstore o presso i rivenditori autorizzati Audioglobe e Soul-Food e visitate i nostri siti ufficiali per ogni info. Horns!


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