Home Interviste Scott Rockenfield - Queensrÿche

Scott Rockenfield
Queensrÿche

Prima giornata del Gods of Metal, ricca di ciò che il metal possa offrire oggi, dopo le ottime esibizioni dei Voivod, degli Epica, di Lita Ford e di Marty Friedman, di corsa mi avvio nel backstage, per intervistare i Queensryche. Ad attendermi è la gentilissima Marzia della Warner, che mi accompagna nei camerini degli artisti. C’è un po’ d’attesa, dove nel frattempo mi gusto i vari musicisti che tranquillamente dialogano tra loro, si scambiano opinioni e complimenti, mi passano davanti i Voivod al gran completo e la bellissima Simone Simons degli Epica che mi accenna un sorriso ed un “Hi!!”. Io rispondo al saluto e rimango affascinato, ma vengo poi “svegliato” da Marzia che mi presenta Scott Rockenfield, ebbene sì, lo storico drummer dei Queensryche. Scott cerca subito di mettermi a mio agio, è gentilissimo e ne nasce quindi una simpatica chiacchierata, lui è disponibilissimo, tranquillo e pazientemente risponde a tutte le mie domande. Di seguito il resoconto dell’intervista.

Geoff Tate: Voce
Michael Wilton: Chitarra
Eddie Jackson: Basso
Scott Rockenfield: Batteria

Altri articoli su A&B:
- Recensione di American Soldier - 2009

- A&B -
Ciao Scott, come stai? Grazie di aver reso possibile quest’intervista. Per prima cosa parlami di “American Soldier”, come sono nati i brani?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Abbiamo iniziato a scrivere i brani durante il tour di “Operation Mindcrime II” e Geoff ci aveva iniziato a parlare di una sua intenzione di scrivere dei brani che parlassero dei soldati americani impegnati in vari fronti. Abbiamo quindi subito iniziato a pensare a che tipo di musica scrivere che ben si adattasse al tema proposto da Geoff, ma alla fine il tutto è venuto fuori in maniera molto spontanea.

- A&B -
Mi sembra che come sound siete tornati un po’ ai vostri inizi, c’è molto di “Promised Land”, per le parti più progressive ed anche un ritorno a sonorità più classiche di “Empire”.
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Si, senz’altro, ci siamo accorti poi che siamo tornati al nostro sound, quello più classico, ma c’è anche quello che potrebbe essere il nostro sound in futuro.

- A&B -
I testi sono molto attuali. La guerra purtroppo è sempre un tema attuale e molto delicato. Cosa avete pensato quando Geoff ve li ha presentati? Quale è stata la vostra reazione?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
E’ stata un’ottima reazione, senza dubbio, tutti noi della band abbiamo subito apprezzato l’idea di Geoff, anche perché non si parla proprio di guerra, ma dei racconti dei vari soldati, delle loro esperienze, delle loro paure, è molto differente e Geoff è andato ad intervistare proprio loro, a sentire le loro personali testimonianze. Per noi è stata un’ottima idea, un modo diverso di vedere la guerra, che siano esperienze in Iraq o in Afghanistan o in qualsiasi altra parte del mondo, ogni soldato, ogni giovane ragazzo ha sicuramente le stesse paure e gli stessi sentimenti.



- A&B -
La guerra è un argomento ancora caldo. Dopo l’elezione del nuovo presidente, hai l’impressione che la situazione negli Stati Uniti e nel mondo stia cominciando a cambiare?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Sicuramente l’elezione di Barak Obama è stata una delle migliori cose successe in America ultimamente, anche e soprattutto per il popolo. Si io penso che questo possa portare ad un cambiamento non solo negli States, ma un po’ in tutto il mondo, sicuramente ripeto, è una cosa molto positiva.

- A&B -
L’inizio di quest’anno ha portato a una defezione in casa Queensryche. Mike Stone ha posto fine alla sua collaborazione con la band. Posso chiederti qualche dettaglio in più sulle ragioni di questo split?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Ha avuto voglia e bisogno di cambiare, ma siamo comunque rimasti molto amici. E’ stato anche un ottimo chitarrista, ma ora abbiamo trovato un degno sostituto Parker Lundgren, è giovanissimo ma ha molto talento. Auguro comunque tutto il meglio per Mike.

- A&B -
Avete pubblicato anche un cd di cover “Take Cover”. Come avete scelto i brani? E tu personalmente ne hai scelto uno in particolare?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Abbiamo voluto registrare questo cd, d’accordo con la nostra casa discografica, per smorzare u po’ le attese tra “Operation Mindrcime II” e “American Soldiers”. Abbiamo così deciso di provare una serie di songs di altri artisti che ci piacevano e che provavamo in sala prove nelle pause di registrazione, ci siamo così seduti a tavolino ed abbiamo scelto tutti insieme quali erano quei brani che ci avrebbe divertito inserire nel cd. E’ nato quindi così, da parte mia avrei scelto qualcosa dei Black Sabbath o di Ronnie James Dio, ma il risultato è stato più che soddisfacente.

- A&B -
Dopo “American Soldier”, quali sono i vostri progetti?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Porteremo subito “American Soldiers in tour, che partirà da settembre e gireremo un po’ tutto il mondo, quindi per poter parlare di un nuovo lavoro c’è da aspettare un po’. Da parte mia sto pensando a scrivere musiche per una colonna sonora per un film con l’ausilio di un’orchestra, impegni con i Queensryche permettendo… ed anche impegni con i miei figli permettendo AhAhAhAh!!!Scherzi a parte, ho molti progetti in mente sia con i Queensryche che da solista, avrò dei progetti paralleli da portare avanti.



- A&B -
Suonerete tutto “American Soldier” quando sarete in tour da headliner? Magari in una versione teatrale come quella dello scorso anno dove avete presentato i due “Operation Mindcrime”?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
No, almeno per il momento, suoneremo tutto il cd , ma anche i nostri brani storici, ma poi chissà, potrebbe esserci qualche sorpresa AhAhAhAh!!!

- A&B -
Cosa vi aspettate dal pubblico italiano?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Che apprezzino il nostro lavoro e che abbiano piacere di ascoltare la nostra musica, i nostri fans italiano sono molto calorosi ed ogni volta che torniamo in Italia, veniamo accolti molto bene e questo ci fa molto piacere, daremo loro tutto il meglio di noi.

- A&B -
Cosa pensi della scena musicale di oggi?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Sinceramente ascolto poco della musica di oggi, sono i miei figli che la conoscono più di me. Oggi la musica è più che altro un’industria. Ci sono bands interessanti, ma ascolto le band storiche, sicuramente The Old School. (Nello stesso momento stanno suonando gli Edguy. NDA) Chi sono questi che stano suonando ora? Gli Edguy?

- A&B -
Si sono gli Edguy, li conosci?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Ho avuto modo di ascoltare alcune cose, ecco gli Edguy mi piacciono. Quali sono le altre bands che suonano a questo Gods Of Metal?

- A&B -
(In questo momento si stanno mischiando le carte in tavola, è lui ad intervistare me. NDA). E’ un festival molto vario, ci sono anche i Motley Crue, Dream Theater, Heaven & Hell, Lita Ford, ecc
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Grande!!! E’ un ottimo festival, ammiro molto anche i Dream Theater e logicamente gli Heaven And Hell.

- A&B -
Puoi chiudere tu l’intervista come vuoi. Cosa vuoi dire ai vostri fans italiani ed ai lettori di A&B?
- Scott Rockenfield [Queensryche] -
Ringrazio tutti i nostri fans italiani per il loro supporto che hanno dato ai Queensryche in tutti questi anni. Grazie di tutto e speriamo di potervi ripagare con la nostra musica.


Ringrazio te Scott, per la tua gentilezza e disponibilità, a nome mio, di Artists & Bands e sicuramente a nome di tutti i lettori di A&B.

A questo punto sono in arrivo nel backstage i Motley Crue e gli Heaven And Hell, ma purtroppo nessuno può rimanere all’interno dell’area, veniamo invitati gentilmente ad uscire. Mi avvio quindi per cercare di vedere almeno una a piccola parte della performance degli Edguy.

Banner

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie .

Accetto i cookie da questo sito.