Settimo senso. Moana Pozzi
Milano, Teatro Franco Parenti dal 13 al 18 dicembre 2022

Euridice Axen Settimo Senso Teatro Franco Parenti Ruggero Cappuccio Nadia Baldi

Una notte stellata sulla costiera amalfitana; un’inferriata separa un uomo e una donna. Lui è un giornalista, lei una donna biondissima e procace, vestita di tulle rosso. L’uomo non lo vedremo mai in scena, né lo sentiremo parlare. Ogni suo atto, ogni suo pensiero vivono solo attraverso le parole di lei. Ma lei è morta. Si, perché lei è Moana Pozzi.

Non è quindi difficile prendere le distanze tra la realtà (Moana e la sua vita) e l’opera, cioè la rappresentazione dell’essenza e del pensiero della pornodiva così come è sedimentato nell’immaginario dell’autore, Ruggero Cappuccio e così come il suo linguaggio ce lo rende. Ci sentiamo raccontare che Moana è più viva da morta di quanto si sia sentita morta da viva, esprimere il dubbio sillogismo che se tutto ciò che è porno è immorale, allora tutto ciò che è immorale è porno, e così via, una figura retorica dopo l’altra. Non c’è dubbio che ci sono cose assai peggiori della pornografia. E non c’è dubbio che esista una attrazione erotica nel potere e, purtroppo, anche nella violenza. Né che il sesso e la violenza siano spesso mescolati nel linguaggio. Tuttavia, non abbiamo bisogno di una difesa del sesso e avremmo voluto un’altra discussione ben più profonda sulla pornografia e sul suo ruolo, oggi, nel modellare comportamenti e aspettative sessuali e di genere. Possiamo ridefinire la pornografia quanto vogliamo, possiamo provare a eliminarne l’accezione volgare, ma non possiamo dimenticare che il suo presupposto è la rappresentazione e il suo scopo è l’eccitazione sessuale. In un crescendo di frasi ad effetto - persino un tramonto, nel suo eccesso di bellezza, viene “accusato” di essere porno - mescolando autentiche citazioni a frasi e situazioni immaginate arriviamo ad un gioco seduttivo finale. Dove ci viene rivelato che il settimo senso è la relazione con l’altro, è ciò che – mancandoci – troviamo nell’altro, è il senso tra di noi.  Questa rivelazione buonista ci disturba, e la sentiamo fuori contesto. Moana da viva era profondamente convinta di agire libera, ma ora, da morta, non può opporsi a chi usa la sua immagine e il suo nome per comunicare i suoi propri pensieri. Il tradimento tanto temuto dal personaggio si è consumato. E non è porno.
Ben dice, nelle sue note di regia, Nadia Baldi: “Parlare di personaggi famosi che hanno attraversato l’immaginario erotico collettivo è sempre delicato”.



Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 13 dicembre 2022

La nostra recensione della première romana si trova qui:

Settimo senso. Moana Pozzi
Roma, Teatro Parioli, dal 19 al 22 gennaio 2023





SETTIMO SENSO - MOANA POZZI
dal 13/12/2022 al 18/12/2022

di Ruggero Cappuccio

drammaturgia e regia Nadia Baldi
con Euridice Axen

costumi Carlo Poggioli
musiche Ivo Parlati
progetto luci e scene Nadia Baldi
produzione Teatro Segreto








TEATRO PARENTI

Via Pier Lombardo, 14 MILANO
tel: 02 5999520
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ORARIO SPETTACOLI

martedì 13  ore 20:30
mercoledì 14 ore 19:15
giovedì 15  ore 20:30
venerdì 16  ore 19:15
sabato 17  ore 19:15
domenica 18  ore 15:45

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