I Box.15, dopo una serie di demo e di festival, spesso vinti, approdano al primo disco in studio, preparando 39 minuti di musica per 8 canzoni, che si mantengono su un Alternative Rock pesante e spesso pregno di sintetizzatore.
C’è anche un brano in italiano, “I-dea”, che si discosta parecchio dagli altri, anche stilisticamente, ma forse è l’unico pezzo davvero “alternative”, come si è soliti intendere. Il resto è molto pacato e sentimentale, infondo ben fatto, un climax di emozioni fino all’intenso finale con “Saying Goodbye”. Formula classica e rodata quella dei è Box.15. Si vuole andare sul sicuro, con una voce femminile, provando a suonare come…dovrebbe suonare un gruppo con voce femminile. Il risultato è l’insieme di tutto ciò che negli ultimi anni è stato nelle classifiche il Rock “rosa”. Risentirete dentro dai Cranberries ai Lacuna Coil, ai Guano Apes, senza escludere il cantautorato più o meno Rock. A tutto ciò aggiungete una voce potente e dalla vocazione Soul, che è la carta vincente, in classifica, ultimamente. La musica, così edulcorata, ricorda le famose forbici con la punta arrotondata dell’ Albero Azzurro: è funzionale, ma è praticamente incapace di far del male. Probabilmente non le si chiedeva affatto di ferire qualcuno, e dunque va tutto bene, tutto secondo i piani, ma il risultato non mi convince pienamente. Ci sono due pezzi, tra quelli più cattivi, “Another time” e “See You Tomorrow”, più che buoni, non inferiori alla media dei brani delle band citate sopra (e di altre), ma manca quel pizzico di personalità; lo stesso problema lo troviamo in “7 days”, un altro bel pezzo a la Elisa, meglio di tante canzoni della stessa Elisa, con un gran ritornello. Per sfondare ci vorrebbe un'idea nuova, anche solo in parte, che possa trovare terreno fertile, in queste capacità, certo non scarse, della band, che non manca di organico, non manca di abilità nel costruire melodie accattivanti, o quella tensione che deve accompagnare un qualsiasi brano Hard/Heavy. 60/100
|
Luz: Voce Anno: 2009 Sul web: |