Home Recensioni Album Fatal destiny - Palindromia

Fatal destiny
Palindromia

Prima incisione per questa emergente band tutta italiana che risponde al nome di Fatal Destiny.
Produzione curata nei minimi dettagli a partire dal supporto fisico e dalla suggestiva copertina, per le cui immagini si sono affidati a Felipe Machado Franco il cui nome è legato anche, ma non solo, agli art work di alcuni album dei Bind Guardian.
Come pure significativo è il supporto di Alessandro Bertoni alle tastiere, le cui parti sono state addirittura incise a Los Angeles presso lo studio di registrazione di Derek Sherinian, la cui impronta è chiaramente riconoscibile nelle sonorità espressa in alcuni frangenti, anche se forse la scelta è apprezzabile più per il prestigio legato al nome che per l’effettiva necessità tecnica.
Analizzando l’incisione dal punto di vista tecnico prettamente musicale emerge altresì una buona cura dei dettagli e la evidente volontà di cimentarsi in quelle che sono le più moderne tendenze prog-metal capitanate dai Dream Theater, dai quali i Fatal Destiny hanno innegabilmente tratto ispirazione.
Va dato quindi atto della buona riuscita del lavoro operato, ma traspare comunque in maniera evidente che il percorso di maturazione intrapreso dai quattro artisti non è ancora del tutto completo.
Gli spunti, anche se a volte non del tutto originali, sono sicuramente validi, ma meritano uno sviluppo migliore sia in termini di strutture che di arrangiamenti, in particolar modo sul cantato, forse troppo costantemente urlato.
I presupposti ci sono quindi tutti. Non resta che attenderli al prossimo appuntamento sperando che abbiano messo a frutto l’esperienza maturata con questa prima prova in studio.

Anno: 2016
Label: Andromeda Relix
Distribuzione: Pick Up
Genere: Prog-metal

Tracklist:

01.Palindromia
02.Beyond Dreams
03.Leave Me Here
04.The Gate Of Time
05.Feel Alone
06.Dear Amy
07.Human Factory
08.No Devil Lived On

Formazione:

Andrea Zamboni: Voce
Nicolò Dalla Valentina: Batteria
Filippo Zamboni: Basso
Riccarco Castelletti: Chitarra

guest:

Alessandro Bertoni: Tastiere

 



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