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ZiDima
Cobardes

L’Italia si sa, è un paese per vecchi; vecchi sono i politici, vecchie sono le leggi, i processi e vecchie sono le storie che si raccontano in piazza. Alcune volte purtroppo capita che anche la musica si invecchi precocemente. I ZiDima, band milanese in circolazione sin dagli anni '90, evidentemente ne ha viste troppe e come accade spesso in questi casi, l’unica soluzione per evitare di scoppiare è parlare di ciò che si è visto, un po’ come accade quando si attraversa la piazza del proprio paese e si incontrano quei gruppetti di nonni che discutono dello sfacelo italiano rammentando le glorie da partigiano e la lotta contro le ingiustizie.

Cobardes rappresenta uno di quei gruppi. Interamente dedicato alle violenze nella scuola Diaz durante il G8 del 2001, viene pubblicato in concomitanza all’apertura del processo di appello per tali avvenimenti, cercando di manifestare e rappresentare una voce fuori dal coro. L’energia nell’album di certo non manca, ma viene spesso incanalata in un eccessiva furia pseudo anarchica che si rispecchia fin troppo bene anche nei testi, generando conseguentemente uno straripamento di parole sussurrate con accidia, ma anche una testata giornalistica senza alcun tipo di censura. “Flipp3er” ha un buon giro di basso che prende piede in un contesto melodico buono, prolungato anche nella successiva “Milanoise” che vede però, al contrario del precedente brano, una riproduzione virale nel testo. Il caustico “Diaz” però fa presagire un declino anche nelle successive tracce. Completamente accostati ai Massimo Volume, straripano nell’eccessiva voglia di rabbia, lanciandola e nascondendo poi la mano in “A testa in giù” e “Ci accontentiamo” partorendo in quest’ultima una sorta di comizio cittadino. “Elenoire” passa inosservata per poi chiudere con la tediosa “Contatti”, che poteva benissimo essere scritta in un booklet o nel retro della copertina. La band ha si qualcosa da dire e può anche essere che molti di voi rivediate in quelle parole e in quelle melodie le vostre paure, i dubbi e le ingiustizie.

Io personalmente in casi come questi prediligo il dialogo associato ad una vena razionale, ma io sono io e vado d’accordo veramente con poche persone ed è forse per questo motivo che vedo in questo album solo un’altra cattiva pressione.

55/100


Manuel Cristiano Rastaldi: Voce
Roberto Magnaghi: Chitarra
Cosimo Porcino: Basso
Daniela Usardi: Batteria

Anno: 2009
Label: Autoprodotto
Genere: Rock Noise

Tracklist:
01. Flipp3er
02. Milanoise
03. Diaz
04. A testa in giù
05. Ci accontentiamo
06. Catrame
07. Elenoire
08. Contatti

Sul web:
ZiDima
ZiDima @MySpace

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