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666
…Perché in fondo lo squallore siamo noi

Chiunque abbia vissuto gli anni novanta in Italia, volente o nolente, si è incontrato o scontrato con la musica commerciale dell’allora duo “883”.
Canzoni semplici e spensierate che, una volta entrate nel labirinto della mente, faticavano a trovare una via d’uscita.
Va detto che qualsiasi tormentone musicale, superato un breve periodo di tempo, diventa fastidioso ed esasperante anche riascoltandolo dopo anni. I “666” hanno escogitato un ottimo rimedio a questo problema: reinvetare il miglior repertorio di Max Pezzali e Mauro Repetto in chiave metal, punk, hardcore.
L’album che ne viene fuori è un binomio di bravura e divertimento farcito di tanta ironia. Il disco va affrontato come una passeggiata trash tra sala giochi, autogrill, amici e l’immancabile omicidio misterioso dell’uomo ragno.
I principali ispiratori della band romana sono certamente gli Iron Maiden, i Judas Priest, i Metallica ed i Pantera, gruppi storici dell’universo metal a cui i “666” prosciugano numerosi riferimenti sonori riversandoli poi all’interno del loro disco.
Dieci cover coinvolgenti racchiudono un’opera ben riuscita e soprattutto ben suonata a cui va aggiunta una nota di merito alla copertina di Zerocalcare che unisce in un unico disegno “La donna, il sogno e il grande incubo” degli 883 a “Killers” degli Iron Maiden.
D’ora in poi a canticchiare le canzoni degli 883 ci si sentirà meno in colpa “…Perché in fondo lo squallore siamo noi”!

Tracklist:

01. Hanno ucciso l’uomo ragno
02. Jolly Blue
03. Sei un mito
04. Cumuli
05. Rotta per casa di Dio
06. Se tornerai
07. Il grande incubo
08. Weekend
09. Con un deca
10. La dura legge del gol

Anno: 2016
Label: Hellnation Store e Tuscia Clan Cantina del Gojo supporters
Genere: Punk Metal
Formazione:

Gab Pezzali: voce
CiscNunnos: basso
Valerio Paolochiaro: chitarre
King Chest: batteria

 



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