Affacciandosi sul cratere ci si accorge che al suo interno ribolle un’anima fatta di stoner dai toni accesi di doom e progressive metal che assumono sfumature rock, grunge e persino punk. “Stormy Monday” è un brano dal ritmo cadenzato e corposo che apre e chiude l’album: la prima versione dura poco più di quattro minuti, mentre la seconda si protrae per oltre dieci minuti ottenendo un buon risultato grazie ai lunghi assoli di chitarra che spaziano dal rock al blues. “Bear Cave” (cover dei Red Temple Spirits) è una grotta scura e fredda in cui la chitarra acustica accompagna una voce narrante rassegnata che lentamente prende vigore sino a trasformarsi in un urlo sporco e disperato che termina tra pioggia e campane inquietanti. “Drunk And Horny” è una svolta improvvisa di punk hardcore, canzone veloce dominata da un riff piuttosto semplice ma decisamente adrenalinico che si consuma in soli due minuti. Gli “Stoned Jesus” propongono un disco incandescente che, come lava, travolge e conquista l’ascoltatore. |
Igor Sydorenko: voce, chitarra, campionamenti Tracklist: |