Avevamo già sentito parlar bene de I Carnival quando, appena pochi mesi fa, era uscito Superstellar il loro album di debutto.
Questa band è sorprendente, perché propone un rock cantato in italiano (prossimo all’indie) lontanissimo dagli standard a cui siamo abituati; i quattro si distanziano anni luce dalle sonorità ‘Vasco Rossi/Ligabue’ e si tengono alla larga anche dalle esternazioni cerebrali di Verdena e Marlene Kuntz e dalle visioni oniriche dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
Con questo Se non mi tengo volo il gruppo non si (e non ci) complica la vita e imbocca la strada di una musica semplice e diretta, costruita sul continuo lavorìo delle due chitarre e di una sezione ritmica tanto precisa quanto scoppiettante (rendendo evidente come sia importante avere un batterista e un bassista affiatati e versatili).
La produzione è limpida, la voce è chiara e pulita e l’uso delle tastiere di contorno è davvero limitato. I brani sono asciutti, quasi primordiali, suonati con una distorsione leggera - senza tentazioni metal – e con un buon gusto nella scelta dell’effettistica, memorabile in tal senso l’incipit di “Rollingstronz”. I testi sono disimpegnati e parlano di argomenti di vita vissuta utilizzando un linguaggio giovanile e senza filtri come in “E me ne sbatto il cazzo”, “Pornovisione cult” e “Cinema Paradiso”.
Insomma, un bel dischetto rock, ottimo per trascorrere una mezz’ora in spensieratezza e svago assoluto.
Ragazzi avanti così! “It’s only rock’n’roll but I like it”.
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Leonardo Elle: Voce, chitarra Roberto Benacci: Chitarra Milo Manera: Basso Leonardo Pierri: Batteria
Anno: 2015 Label: La Clinica Dischi Genere: Rock Italiano
Tracklist: 01. Pornovisione cult 02. Furia fuggitiva 03. Ora che non ho più te 04. Cinema paradiso 05. Psiche inversa 06. Tutti i vizi che ho 07. Rollingstronz 08. Triangolo shock 09. E me ne sbatto il cazzo
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