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:the noobs
Disrhythmic

Piuttosto che riallacciare i ponti con il soul e la black music - come viene curiosamente riportato tanto nei comunicati stampa a firma della band stessa, quanto in alcune recensioni già presenti sul web - l’album di debutto dei perugini “:the noobs” (scritto proprio come riportato: minuscolo e con i due punti iniziali) si evidenzia quale genuina espressione di un acid jazz estremamente raffinato ed elegante.

Preliminarmente, va dato scarso peso ad alcune scelte opinabili che invece di esaltare e favorire l’immagine commerciale di una band in possesso di un potenziale davvero elevato, rischiano di ridurla a più contenuti livelli.
Per rendere chiaro il concetto basti pensare alla disarmante copertina (più vicina al concetto di asettico “comunicato stampa” piuttosto che di efficace artwork di un supporto fonografico), oppure alla scelta del singolo, “What are You thinkin’?”, brano certamente molto buono che, tuttavia (unico esempio funky dell’album, fatto che lo rende poco idoneo a rappresentare l’intera opera) scompare letteralmente innanzi al potenziale di altri titoli. Basti citare, al riguardo, Photograms”, “Everything Can Shine” e il motivo musicale spalmato sul prologo e l’epilogo dell’album (“Intro” e “Outro”), brani che sembrano estrapolati dalle sessions di Positivity degli Incognito, album le cui eleganti e raffinate sonorità armoniche, la band perugina richiama con esiti assolutamente esaltanti. E che dire delle ascendenze blues (finora inedite, nella pur estesa realtà dell’acid jazz) di “The Song I Play”, forte di una chitarra tagliente che pare evocare il grande Steve Ray Vaughan?

Sempre rimanendo nel range descritto dalle sei corde, "All Along The Watchtower” fa pensare alle riuscitissime incursioni di chitarristi graffianti come Jimmy Page e Jeff Beck su un genere musicale che fa della raffinatezza il suo punto di forza.

Non va assolutamente tralasciata, infine, l’innegabile bravura della cantante e delle coriste: la prima è in possesso di un timbro estremamente attraente, artisticamente ineccepibile; le seconde offrono una prestazione che pare nell’ombra ma che, se non ci fosse, deprezzerebbe innegabilmente il risultato finale all’ordinario, allo scontato.

Insomma, il merito di buona parte dei motivi musicali di rimanere nella testa dell’ascoltatore, è attribuibile anche alle loro seducenti capacità di espressione vocale.

Quest’opera si evidenzia in termini decisamente accattivanti con un duplice potenziale: da un lato contiene musica di elevata qualità; dall’altro può essere assimilata anche in termini disimpegnati (cosa che qui deve suonare come un complimento, non certo come una diminutio), ideale per incontri conviviali, giusta colonna sonora di serate rilassate.

Voto: 83/100


Manuela Pucciarini: Voce
Alessio Capobianco: Chitarra
Luca Cipiciani: Tastiere
Pietro Paris: Basso
Andrea Di Cintio: Batteria
Anna Lince e Miriam Fornari: Cori

 

Anno: 2014
Label: Autoprodotto
Genere: Acid Jazz, Funk, Rock'n'Blues

Tracklist:
01. Intro - 1:41
02. Photograms - 3:02
03. Everything Can Shine - 4:09
04. Good Morning - 3:07
05. The Song I Play - 4:12
06. Buying Love - 3:57
07. What Are You Thinkin'? - 4:19
08. All Along The Watchtower - 4:28
09. Outro – 1:41

 


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