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Serj Tankian
Harakiri

Questa che leggerete non è una recensione di un disco, ma in realtà è una guida al marketing musicale tramite i nuovi mezzi d’informazione.

Nato come cantante dei System of a Down ha collaborato anche con artisti come i gruppi nu metal Hed P.E. Deftones, Limp Bizkit, il geniale Mike Patton, Buckethead (secondo me uno dei migliori chitarristi su piazza!) e molti altri… Laureato alla Marketing and Business presso la California State University, produttore dell’etichetta Serjical Strike Records, portavoce del movimento ambientalista Hydrogen for life… riesce a sfruttare al meglio tutta la sua esperienza per realizzare il suo ultimo album. Tramite i social network si possono acquisire informazioni di ogni sorta riguardo alle sue attività. Oltre a scaricare ogni singola traccia da iTunes, diventare “amici” su Facebook, fare il “following” su Twitter, ed altro ancora, personalmente, sono rimasto allibito dal canale Youtube. Costantemente aggiornato; oltre ai video-clip, troverete anche i “behind the music”, i “making of” e le “interview”, ma quello che mi ha fatto venire i brividi sulla schiena è l’annuncio sul suo sito personale in cui viene data la possibilità a gruppi emergenti di aprire i vari live del suo nuovo tour mondiale! Sbalorditivo il video in cui pubblicizza l’App per sistemi iPhone e iPad… (avete inteso? Ha creato un’App apposta per il suo nuovo disco!) stupefacente il video in cui vengo intervistati i realizzatori dell’animazione e degli affetti speciali dei video (tutti ragazzi giovanissimi che lavorano su sistemi Apple!) e come aveva già fatto in passato, sta realizzando un video per ogni singola traccia.

L’album si apre con “Cornucopia”, e qui, il video-clip del brano, non scappa dallo stile della nuova moda americana, il quale è far scorre il testo della canzone a tempo di musica. “Figure it out” trascende il genere metal, “Ching chime” eccenna ai System of a Down, “Butterfly” rievoca gli anni ’90, ma “Harakiri” è la vera hit! è il messaggio di denuncia alla globalizzazione che ti fa vibrare. La perdita della varietà biologica, la deforestazione, l’inquinamento, la crisi, la depressione, la recessione,... tutti temi toccati dal brano e dalle immagini del video, il quale, ti lascia un velo di consapevolezza alla situazione attuale. “Occupied tears” e “Deafening silence” parlano dell’impotenza del singolo contro la supremazia dei potenti, della disunione della folla, l’inappetenza alla cultura ed incita allo svegliarsi delle menti, “Forget me knot” e “Reality tv” denunciano il “disagio personale”, l’ipocrisia dei mass media e la disinformazione che ci somministrano ogni giorno (questa è la mia interpretazione personale, poi ogni uno ci legge dentro quello che vuole, con musica e testi del genere si sfiora la fantomatica “poesia in prosa”!). “Uneducated democracy” è un’altra traccia attualmente accompagnata da video. Stupenda l’animazione, con disegni fatti a mano, rielaborati a computer ed animati con un vago stile “stop-motion”. Mi affascina il fatto che i realizzatori sono ragazzini giovanissimi e non degli stereotipati video-maker aziendali, come accadrebbe in un contesto italiano... “Weavon” chiuderebbe il disco, ma per ora potete trovare anche le “bonus-track” costituite da “Revolver” e “Tyrant’s gratitude”.

Alla fine vi dico che non è un disco ma un vero e proprio progetto all’avanguardia del digitale; surclassando ogni tipo d’informazione convenzionale si avvale della rete come mezzo principale per divulgare un messaggio ambientalista e cibernetico. Un album non commerciale, ma di più! Nel senso che crea commercio e lavoro per chi ha collaborato alla realizzazione, descrivendo, tramite la poesia, la società moderna e rielaborando l’ambiente circostante. Vuole lanciare un messaggio sociale molto forte, ed al di là della musicalità, crea un movimento di risveglio collettivo dall’assopimento mediatico. D’esempio, il fatto che abbia dato spazio ai giovani in ogni tipo di settore come nell’editing video e “sound editing”, il quale, ha dato l’opportunità a nuove realtà lavorative di farsi conoscere e con i soldi guadagnati a fatto pure beneficenza ad anti di volontariato!

In sostanza è semplicemente una grande idea che cambierà il modo di ascoltare musica.

91/100


Serj Tankian: Voce, pianoforte, chitarra, programmazione

Guests:
Dan Monti: Chitarra, missaggio audio
Mario Pagliarulo: Basso
Troy Zeigler: Batteria
Ange: Cori (Deafening Silence)
Jeff Muzerolle: Batteria (Weave On)
Charlie Chronopoulos: Chitarra (Weave On)
David Finch: Violino (Weave On)

Anno: 2012
Label: Reprise/Serjical Strike
Genere: Rock/Experimental

Tracklist:
01. Cornucopia
02. Figure It Out
03. Ching Chime
04. Butterfly
05. Harakiri
06. Occupied Tears
07. Deafening Silence
08. Forget Me Knot
09. Reality TV
10. Uneducated Democracy
11. Weave On

Bonus Tracks:
12. Revolver
13. Tyrant's Gratitude

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