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Isteresi
Transizioni

C'è più di qualche spunto interessante in questo progetto musicale denominato Isteresi, nato dalla mente di Alessandro Rocchetti, vero deus ex-machina del gruppo, sue le composizioni, i testi e sue le parti di batteria, basso, keyboards e programming al fianco di Alessandro troviamo Stefano Parodi alla chitarra e Stefano marchetti alla voce, c'è più di qualche spunto interessante ed abbastanza originale in una proposta che svaria con disinvoltura dal pop-rock alla New Wave al Prog Rock. Il songwriting ha un percorso particolare, le canzoni infatti prendono vita partendo dalle linee di basso e gli altri strumenti, inserendo il tutto in un software musicale, successivamente sono stati scritte le melodie, le parti vocali ed i testi.

Personalmente ho apprezzato molto la parte iniziale del disco con i brani più tendenti a certe sonorità Rock vagamente Progressive, ottimo è infatti l'inizio dell'album con un brano molto interessante ed oggettivamente bello come "Stati precedenti" con un linea di basso che tende a dare un tocco sincopato alla melodia ed in cui gioca un ruolo determinante la parte vocale, seguito da un altro pezzo altrettanto interessante e conseguentemente degno di menzione intitolato "Crepuscolpare" più ipnotico e lineare del precedente, si continua con brani di buon livello come "Senza impegno", "Presenza sfumata" e "Domini di domani" ma alla lunga ahimè l'ascolto tende a divenire sempre più distratto con brani che sempre con più difficoltà riescono a mantenere desta l'attenzione dell'ascoltatore, forse una certa ripetitività, o una certa prolissità della proposta lirica fa man mano perdere appeal ed incisività all'album; credo anche sopratutto per il passaggio nella seconda parte di questo "Transizioni" ad elementi più elettronici e più ammiccanti a sonorità New Wave e Pop-Rock che tendono a mio parere a creare disorientamento nell'ascoltatore, brani come "Tecnopaganesimo", "Come un automa", "Segnale nello spazio" o la conclusiva "L'esatto momento" possono ingenerare un attimo di confusione, anche se questo può essere più dettato dal gusto personale, anche di chi vi scrive, probabilmente a molti potrà avvenire il contrario.

Più che buona la registrazione e la produzione, interessanti i testi che hanno come comune denominatore il cambiamento, i momenti appena precedenti una decisione, sicuramente testi ispirati da pensieri e da situazioni intime e personali, sicuramente testi non banali o improvvisati, su questo piano gli Isteresi passano la prova a pieni voti.

Nel complesso un lavoro sufficiente; i momenti interessanti non mancano ma non mancano neanche alcuni aspetti decisamente incostanti, personalmente ritengo che gli Isteresi dimostrano di trovarsi molto più a proprio agio con sonorità più vicine al Rock dai colori vagamente Progressive e dai toni più ipnotici e cupi che non rispetto ad un maggior uso di elementi elettronici, New Wave o Pop-Rock, l'album risulta alla fine effettivamente suddiviso in due parti e questo probabilmente è causa più di confusione che non riconoscimento di poliedricità sonora, meglio a mio avviso quindi una maggiore costanza e coerenza nella proposta musicale.

60/100


Alessandro Rocchetti: Basso, tstiere, batteria, testi, programming
Stefano Parodi: Chitarra
Stefano Marchetti: Voce

Anno: 2006
Label: Autoprodotto
Genere: Rock/New Wave

Tracklist:
01. Intro
02. Stati precedenti
03. Crepuscolare
04. Senza impegno
05. Presenza sfumata
06. Tecnopaganesimo
07. Domini di domani
08. Come un automa
09. Segnale nello spazio
10. L'esatto momento

Sul web:
Isteresi

 

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