Un lavoro quindi che merita di essere ascoltato ed apprezzato, massimo rispetto quindi per gli Imago Mortis e per il loro Ars Obscura, in primis per l'onesta e la credibilità del platter e quindi per la dedizione e la passione della band. Le sabbie del tempo scorrono ormai dal 1994 ma gli Imago Mortis non han cercato di barare fingendo di essere cosa non sono e già per questo vanno apprezzati, se poi come in questo caso il disco ha anche un suo spessore musicale i complimenti sono doppi. 73/100
|
Abibial: Basso, voce Anno: 2009 |