
Album di esordio per i tedeschi Disillusion e se le premesse per questo gruppo sono quelle riscontrate in Back to times of splendor credo che sentiremo parlare molto di questi 3 ragazzi.
Tecnicamente e compositivamente ottimo Back to Times of Splendor supera gli stereotipi attuali del melodic death metal, introducendo delle forti tinte prog di ispirazione fortemente Opethiana, specialmente in quello che a mio avviso è il pezzo più ispirato, ossia, The sleep of rastless hours con i suoi cambi di ritmo e la presenza di parti con la chitarra classica.
Non mancano i passaggi tirati con riff su tempi decisamente sostenuti e di impronta più marcatamente death, come ad esempio Alone I stand in fires o anche la title track. Tra le influenze si nota anche molto l'impronta Soilwork. Certo l'accostamento a questi due gruppi non deve far pensare ad un gruppo "carta-carbone", i Disillusion hanno un loro stile, ancora acerbo ... ma come già detto se le premesse son queste, il futuro si prospetta fortunato per i tedeschi.
75/100
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Vurtox: Voce, chitarra Rajk Barthel: Chitarra Jens Maluschka: Batteria
Anno: 2004 Etichetta: Metal Blade Records Genere: Melodic Death Metal
Tracklist 01 ... And mirror cracked... 02 Fall 03 Alone I stand in fires 04 Back to times of splendor 05 A day by the lake 06 The sleep of rastless hours
   

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