Otto composizioni intense che esprimono magistralmente tutto il disagio dell'autore costretto, come tutti noi d'altronde, a vivere in un mondo che non ci piace più ormai da tanto tempo. Con riferimenti a musicisti di livello quali Nick Cave, Depeche Mode, Mark Lanegan e Lou Reed, Petrigno esterna la sua rabbia e frustrazione attraverso liriche di grande impatto corredate da un tappeto sonoro velatamente oscuro. Un songwriting genuino, diretto e soprattutto ispirato rende questo disco una perla in mezzo a un mare di sterco spacciata per musica. Composizioni come l'umbratile "Il Mare", la bluesaggiante "Domani Partirò", l'onirica "Il Bosco" non passano di certo inosservate per la cura con cui sono stati concepite. La suggestiva ballata conclusiva "Tu Lo Sai" è un suggello a questo disco davvero promettente. Petrigno, lacerato da un grave lutto che gli ha stravolto la vita, scava nelle profondità del suo stesso animo, come se volesse liberarsi da qualcosa di marcio che lo opprime. L'ascoltatore non può che immedesimarsi nell'autore condividendone la sofferenza e il disincanto. Ottimo prodotto made in Italy! |
Marco Petrigno: Voce e Strumenti
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