Quello del duo Nistri e Panichi è un disco originale che si distingue nel panorama della musica indipendente italiana.
Vittorio Nistri è un tastierista, sperimentatore elettronico e compositore, attivo da anni nel campo del rock sperimentale. E’ stato tra i fondatori e membri stabili di varie esperienze musicali come Deadburger, Deadburger Factory e Ossi. Filippo Panichi è un chitarrista dedito da tempo a performances di improvvisazione radicale autore di numerosi lavori di improvvisazione radicale. In questo lavoro confluiscono varie influenze, dall’ambient di Brian Eno alla ricerca sperimentale di Egisto Macchi, nell’insieme vi è una forte suggestione cinematica. Pur essendo un lavoro in cui vi è un largo apporto di strumentazione elettronica i brani sono ancorati a una forte matrice tonale che imprime alle composizioni, fra suggestioni e atmosfere rarefatte, un filo conduttore melodico. I primi due brani sfruttano atmosfere ambientali e cinematiche, fra armonie sospese su tappeti elettronici e scarne melodie di pianoforte. Con il brano “Maya Deren Blues”, dedicato alla grande regista sperimentale russo-statunitense, il disco assume una connotazione decisamente più vicina a un certo alternative-rock contemporaneo inserendo strutture ritmiche e parti chitarristiche. “Pipstrelli sul Frigorifero” è un brano che sfrutta una ritmica elettronica binaria e timbriche distorte di chitarra mentre “Segreti” riporta a momenti più cinematici. Su “La Costante Elastica” il duo si avvicina di più a suggestioni sperimentali che rimandano alle avanguardie della musica contemporanea e all’improvvisazione aleatoria evolvendo poi in una struttura semicameristica, “Giulietta senza Spirito” ritrova un certo mood da colonna sonora sfruttando sezione orchestrali campionate, “Prove Tecniche di Solitudine” è un adagio incentrato su timbri di archi dal sapore meditativo. E’ difficile, infatti, trovare una precisa collocazione fra i generi consolidati a questo album, vi è, senz’altro un forte legame con il rock sperimentale e un certo interesse per le avanguardie. Ma nel complesso il disco risponde a un’estetica riconducibile a un certo rock alternativo che a tratti ricorda le esplorazioni cameristiche degli Universe Zero e un certo rock elettronico anni ’70 tra il primo Battiato e il krautrock. Un disco coraggioso che dimostra la vitalità dell’underground italiano.
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Vittorio Nistri: chitarre, tastiere, synth, vibrafono Filippo Panichi: chitarre, synth, electronics Silvia Bolognesi: contrabbasso Giulia Nuti: viola Enrico Gabrielli: clarinetti, sax Pietro Horvath: violoncello Edoardo Baldini: trombone
Anno: 2024 Label: Snowdonia Genere: rock sperimentale, avanguardia
Tracklist:
01. Il Faro di Schrödinger 02. La risacca dell’alba 03. Maya Deren Blues 04. Pipistrelli sul frigorifero 05. Segreti 06. Sheriff in Tiraspol 07. La costante elastica 08. Giulietta sotto spirito 09. Prove tecniche di solitudine
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