Determinate, decise e sicure, questi gli aggettivi che possono descrivere le componenti de La Menade. Perchè ci vuole grande forza di volontà nel portare avanti un progetto musicale per oltre vent'anni in un ambiente dove gli uomini la fanno da padrone. Senza dimenticare che bisogna anche fare i conti con i problemi e le ansie del vissuto quotidiano... Tutte cose, queste, che si riflettono nella loro musica, oscura, ammaliante ed originale. |
LA MENADE Tatiana Lassandro: vocals, guitars Tania Marano: keyboards, synths, vocals Laura Colarieti: drums Angela "Sin" Panzarella: bass Discografia - Conflitti e Sogni (Ep - 2005) - Male di Luna (2007) - DisumanaMente (2014) - Reversum (2023)
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Tutte le foto inserite nel servizio sono di proprietà della band e dell'autore o autori degli scatti. - A&B – Ciao ragazze, partiamo dal vostro ultimo lavoro ‘Reversum’. Sembra un disco introspettivo e malinconico. Quali sono le esperienze di vita che lo hanno ispirato? - La Menade - 'Reversum' è effettivamente un album oscuro e intimo. Nasce dalle esperienze che ci hanno toccate in questi ultimi anni. Abbiamo affrontato tanti eventi "traumatici", dalla partenza di Chiara [precedente bassista - N.d.r.], alla pandemia, a un paio di lutti veramente pesanti, ma anche momenti emozionanti come la nascita di nuovi amori e persino di due meravigliose nuove vite. È stato difficile barcamenarsi tra tutto questo, ma abbiamo sempre continuato a vederci per stare insieme e per suonare. Sono stati anni complicati in cui le nostre paure più buie sono venute fuori e dovevamo affrontarle. 'Reversum' è servito anche a questo: in qualche modo, ci ha permesso di esorcizzarle e di trasformarle in qualcosa di creativo. - A&B – Quali sono i principali temi trattati? - Tatiana (vc e gt) - 'Reversum' è un contenitore di protesta nei confronti di una società che non ci piace, che ha scelto una direzione sbagliata a nostro avviso, tra le mille possibili che avrebbe potuto intraprendere. Racconta il malessere e il disagio di assistere impotenti a qualcosa che non ci piace, ma a cui allo stesso tempo non vogliamo arrenderci. È la nostra personale osservazione della realtà, per come essa ci appare. Ma è anche l'auspicio che possa esistere una soluzione diversa, una via alternativa, una sorta di punto zero da cui ricominciare. - A&B – Perché avete scelto di abbandonare la lingua italiana utilizzata per i vostri testi fino al precedente lavoro 'DisumanaMente'? Cosa vi ha spinto ad attuare una scelta stilistica così drastica? - Tatiana (vc, gt) - Più che un abbandono, lo definirei un esperimento. Un esperimento che ci sentivamo di voler fare e che ci ha portato fuori dalla nostra comfort zone, potremmo dire. L’uso dell'inglese, in questo nostro momento, ci è apparso una sfida interessante. E le sfide portano nuovi stimoli. - A&B – Una curiosità sul monicker, perché la scelta è ricaduta sulle Menadi (o Baccanti), mitologiche seguaci del dio Dioniso? - La Menade - Da appassionate di mitologia greca, e non solo, e reduci dai nostri studi classici, il riferimento alle Menadi ci è sembrato una scelta interessante per una band di sole donne. Perché le Menadi erano donne diverse, reiette e ribelli in una società che non era ancora pronta ad accettare chi non seguiva gli schemi imposti. E così, immaginare queste seguaci del culto dionisiaco che si riunivano per celebrare il dio a suon di musica e vino, rappresentanti di una femminilità libera e combattiva, furenti (come dice il nome stesso) e malviste, nella cui memoria riflettere il nostro modo di essere e sentirci libere, ci ha ispirate e convinte che fosse la scelta giusta. - A&B – Il vostro sound è sempre stato molto originale, per cui si fa fatica a trovare somiglianze con band famose, sicuramente avrete qualche gruppo di riferimento, ci fate qualche nome? - La Menade - Tante sono le band e i musicisti che amiamo e seguiamo: Metallica, Mastodon, Tool, Leprous, Gojira, Korn, Smashing Pumpkins, Tesseract, Rammstein, Nine Inch Nails, Pink Floyd, Led Zeppelin, ma anche Mozart, Chopin, Hans Zimmer, oppure Tori Amos, P.J. Harvey, il sound di Seattle degli anni 90, Fabrizio De André e tanto altro. Tutto crea il nostro background, ma quando componiamo non pensiamo a questo o quel riferimento. Preferiamo dar voce alle emozioni nelle forme e nei modi che semplicemente ci appaiono più congeniali a esprimere proprio quella sensazione o quel sentimento che in quella canzone vogliamo esprimere. Quindi, ecco, parlerei piuttosto di una ispirazione o di un substrato che emergono, spesso inconsapevolmente, qua e là, e non di un vero e proprio riferimento da cui coscientemente partiamo quando componiamo la nostra musica. - A&B – Quale è il disco che vi ha illuminato e che vi ha fatto capire quale genere di musica volevate suonare? - Tatiana (vc, gt) - 'Master of Puppets' dei Metallica. Quando l'ho ascoltato per la prima volta è stata una rivelazione e, sebbene già suonassi al tempo, mi ha dato quella spinta emotiva in più che mi serviva per decidere di mettere su una band “mia”. - Laura (dr) - Per quanto mi riguarda, ho sempre ascoltato vari generi musicali e gruppi nel corso degli anni ma, per rispondere alla domanda, l'album che ha cambiato la mia percezione di sound, timing ed "atmosfera" è indubbiamente 'Crack the Skye' dei Mastodon. - Tania (kb) - 'Master of Puppets' dei Metallica. Acquistai il vinile attirata dalla copertina e, appena partì "Battery", fu subito amore! Da quel momento nacque il desiderio di comporre musica ed avere una mia band di musica originale. - A&B – Considerato che l’ambiente rock e metal è al 90% composto da uomini, in tutti questi anni di attività (siete in giro dal 2000) avete mai riscontrato diffidenza nei vostri confronti? - Tatiana (vc, gt) - Oh sì, decisamente sì. Senz'altro in misura maggiore agli inizi quando di band femminili ce n'erano davvero poche. Abbiamo affrontato parecchi pregiudizi e qualcuno sopravvive nel tempo, nonostante il panorama oggi sia fortunatamente cambiato. Ma, ora come allora, non diamo troppo peso a questo tipo di atteggiamento, anzi lo viviamo come uno stimolo ulteriore a fare il nostro, quello che ci piace e ci fa stare bene. Preferiamo salire sul palco e abbattere la diffidenza con i fatti, piuttosto che con le polemiche. - A&B – Di cosa vi occupate quando non fate le musiciste? - Tatiana (vc, gt) - Lavoro come funzionario in un ente pubblico che si occupa di aviazione civile, sono madre di due figli adolescenti e di due gatti e mi ritaglio un po' di tempo per la pole dance che ho iniziato a praticare da poco, per tenermi in forma. - Laura (dr) - Lavoro in una società che si occupa di noleggio auto a lungo termine e sono madre di due gemelle di 2 anni, nonché di un cane di 4 anni che considero come una figlia, la prima in ordine temporale! - Tania (kb) - Lavoro come Account Manager in un azienda che si occupa di sicurezza. Sono appassionata di sport da combattimento e mi dedico con amore alla mia nipotina. La sera pratico meditazione, leggo libri di crescita personale e saggi di spiritualità. Vi lascio con una frase: “Se ami un fiore, non coglierlo. Perché se lo cogli, muore e smette di essere ciò che ami” (Osho). - A&B – Due vostri brani (“Wheeling” e “Danza nel buio”) sono contenuti nelle colonne sonore di altrettanti film italiani. Come siete entrate in contatto con il mondo del cinema? Il “gancio” è stato Luca Lucini (regista dei primi videoclip della band – ndR)? - Tatiana (vc, gt) - Abbiamo conosciuto Luca Lucini per il tramite del papà di Lucia e Cristina [Patrizi, al tempo rispettivamente batterista e bassista - N.d.r.] che lavorava nel mondo del cinema e ci disse che c'era la possibilità di inserire un brano in un film. Così componemmo “Wheeling” appositamente per quell'occasione. Da lì, poi, abbiamo avuto la possibilità di girare il video di “Strane Idee”. Stessa cosa più o meno accadde con “Danza nel buio”, che però era un pezzo già esistente e con il video di “Maledetta Me!” girato non da Lucini, ma da Luis Prieto. La cosa divertente fu girare i video con una vera e propria troupe cinematografica. Sono quelle cose che ti capitano una volta nella vita, insomma. Coincidenze e conoscenze. - A&B – Avete suonato molto in giro, con quali band vi siete trovate meglio? - Tatiana (vc, gt) - Domanda apparentemente difficile, perché nello scavare tra i ricordi potrei dimenticare qualcuno... ma la risposta più immediata che mi viene da darti è, senza esitazione, Helligators, amici di lunga data e con cui abbiamo condiviso tanti palchi e non solo. Ma aggiungerei anche Funeral Mantra, Black Motel Six e Otus, tutte band di Roma che ci sono nel cuore. - A&B – Come vedete la scena metal romana? Mi sembra molto viva… - La Menade - La scena metal romana c'è ed è vibrante. Ci sono tanti gruppi veramente interessanti che propongono un sound distinguibile e personale, riconoscibile. Quello che manca sono i locali e un pubblico interessato e curioso. Non che manchi del tutto, per fortuna! Ma ho l'impressione che in questo tempo di social e d'individualismo si sia un po' perso il gusto della scoperta, dell'incontro, dello stare insieme, cose di cui una qualsiasi scena musicale, e artistica, si nutre. E poi manca la possibilità di raggiungere palchi importanti e anche solo portare la tua musica fuori dalla tua città non è così semplice. Spero in un'inversione di tendenza, affinché questa fiamma di creatività non venga soffocata e spenta. Non è facile restare tenaci.
- A&B – Siete state selezionate per suonare al Rock Metal Fest di Pulsano (Ta), evento che si terrà il prossimo 17 agosto. Come siete venute a conoscenza dell’evento e del relativo bando di partecipazione? - La Menade - Conosciamo il Rock Metal Fest da parecchi anni e ne siamo venute a conoscenza tramite i social, Facebook in particolare. Già nel 2015, dopo l'uscita di 'DisumanaMente' avevamo avuto dei contatti, ma la nostra partecipazione non fu possibile allora per nostri motivi logistici, con nostro grande rammarico. - A&B – Cosa si deve aspettare chi verrà a vedervi dal vivo? - La Menade - Premesso che non vediamo l'ora di salire su quel palco e di condividerlo con i fantastici Vision Divine e le altre band selezionate, aspettatevi un bel muro di suono e tutta la grinta possibile. La Menade al 200% insomma. - A&B – Oltre ai brani di ‘Reversum’ (posto che il set del RMF generalmente dura circa 30 minuti), sarà possibile ascoltare qualcosa della vostra produzione più vecchia? - Tatiana (vc, gt) - Stiamo lavorando per questo! Sicuramente i nuovi brani saranno prevalenti, ma se tutto va come deve, suoneremo qualcosa da 'DisumanaMente'. L'intenzione c'è, vediamo se le tempistiche ce lo consentono! - A&B – Vi ringraziamo per la disponibilità e vi lasciamo lo spazio per un messaggio ai vostri fans e ai lettori di “Artists & Bands”. - Tatiana (vc, gt) - Nel salutarvi tutti, ci teniamo a ringraziare chi di voi ci ha sempre seguito e sostenuto nel corso di questi anni, ma anche chi ci ha scoperte da poco e chi avrà la curiosità e la possibilità di ascoltarci prossimamente. La Menade è un contenitore di musica e di emozioni e, in quanto tale, si alimenta della passione nostra e di quella di chi ci ascolta. Ringraziamo la redazione di Artists and Bands e speriamo di vedervi tutti al prossimo live e a quelli che seguiranno. Stay Human!
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