Questo libro è un sacro testo. E lo è in termini oggettivi, prescindendo dal fatto che effettivamente, sia l'unico mai scritto in onore del gruppo inglese, cosa che sembra incredibile di per sé.
Architetto con la passione per la musica, Francesco Ferrua compila un tomo di oltre 300 pagine che, oltre a ripercorrere la carriera del gruppo - procedendo con un modus operandi che è tipico del lavoro compilativo, attingendo da articoli e interviste prevalentemente stranieri - arricchisce la sua ricerca con commenti e recensioni certamente soggettive, ma mai gratuitamente partigiane. L'opera si segnala anche per la sua valenza sul piano squisitamente collezionistico: pur escludendo dalla trattazione le edizioni edite in paesi stranieri (ma solo quando riproducono pedissequamente quella originaria), egli analizza nel dettaglio le ricercatissime tirature limitate o promozionali (sebbene in maniera non schematica o analitica - questo l'unico neo dell'intero lavoro - incastrandone incidentalmente la trattazione nell'esposizione). Si apprende così, tra le altre cose, dell'esistenza di una edizione "Audio Guide", edita in doppio vinile nel 1979, la quale, oltre a contenere un'intervista inedita rilasciata dallo stesso Parsons, raccoglie brani o estratti attinti dal campionario di Alan Parsons Project ma anche, incredibilmente, di Beatles, Pink Floyd, Paul McCartney, Steve Harley, Pilot, John Miles, Ambrosia, Al Stewart, tutte band o artisti al cui servizio il noto fonico inglese ha prestato a più riprese la propria opera professionale; oppure, che il primo album della band, "Tales Of Mystery And Imagination - Edgar Allan Poe", magnifico esempio di progressive multi-strutturato, è stato edito in Italia in due edizioni, entrambi con copertina differente (sia tra di loro, sia dalla stampa inglese), una delle quali impreziosita da un booklet altrove inedito, l'altra forte di una copertina di stampo Floydiano, considerata certamente la più suggestiva delle tre. Va infine soggiunto che la capacità espositiva è di livello, caratteristica non sempre ricorrente quando si parla di opere concretizzate da appassionati che, normalmente, tendono a privilegiare la forma alla sostanza. Insomma, parlando di eccellenze italiane, si può senz'altro affermare che Francesco Ferrua sta agli Alan Parsons Project come Armando Gallo sta ai Genesis o Luigi Viva sta a Pat Metheny. Un must - per completezza ed attendibilità - per tutti gli amanti della band.
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Autore: Francesco Ferrua
Titolo: The Alan Parsons Project - L'occhio nel cielo
Pagine: 336 Uscita: 2015 Prezzo: € 23,50
Editore: Arcana
ISBN 978-8862317832
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