Di Claudio Sciara abbiamo già scritto molto bene, segnatamente recensendo "Cinquanta e giù", spettacolo a vocazione monologhista risalente all'anno scorso. Oggi il comico torna su un palco di un teatro con la formula che parte dall'archetipo della stand-up comedy, sublimato da contesti che interessano anche altri alvei artistici: il ballo, affidato alle danzatrici della "Dance Dance Dance - ASD Athena" di Ciampino, che aprono lo spettacolo con una iconografia attinta dal mondo penitenziario e che, peraltro, offre al comico un immediato assist tanto irriverente quanto divertente; la magia e l'umorismo garantiti da Alberto Magico Alivernini, capace di intrattenere gli astanti con un illusionismo fulmineo e una comicità che, assai vulcanica, si colloca agli antipodi rispetto a quella di Sciara; stralci di piano bar, grazie all'accompagnamento del M° Luigi Mas che esegue estratti da brani piuttosto famosi, tra cui preme citare "Domenica bestiale" di Fabio Concato, "Arthur's Theme (Best That You Can Do)" di Christopher Cross e l'intramontabile evergreen "Blue Moon". Anello di congiunzione di quanto appena descritto è la comicità paciosa dell'artista capitolino, come noto incentrata su una romanità irriverente e talvolta surreale, giocata su ritmi assai indolenti. La rappresentazione è sublimata da due pregevolissime performance canore ad opera dello stesso Sciara, che stupisce gli astanti interpretando ottimamente "Chi fermerà la musica" dei Pooh e "Spaccacuore" di Samuele Bersani, e dalla partecipazione di Maurzio Battista, a cui vengono affidati due interventi tanto improvvisati quanto efficaci, strategicamente collocati in apertura ed in chiusura. In sintesi, la stratificazione artistica espressa nel corso di questo spettacolo garantisce momenti assai piacevoli a velocità diverse, facendo letteralmente volare il tempo, con l'apprezzabile quid pluris delle incursioni nell'improvvisazione subitanea, grazie anche ad un pubblico assai partecipe ed osmotico. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 03 maggio 2024. |
CLAUDIO SCIARA
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