La sindrome di Down è una condizione che pone molte difficoltà a chi ne è affetto, non solo per lo stato fisico, ma anche per lo stigma sociale che, solo in anni recenti, si è attenuato. L'obiettivo che lo spettacolo si prefigge, come raccontato dagli ideatori, è proprio quello di "contrastare ed abbattere i pregiudizi, fornendo ai protagonisti la possibilità di emergere, fare squadra, mostrare alla platea il loro valore in una miscela di danza, canto, recitazione ed arti magiche". L'esperimento, a giudicare dall'esito della serata, è perfettamente riuscito. Il pubblico si è immedesimato e divertito, la partecipazione emotiva è stata travolgente. I ragazzi protagonisti dello spettacolo, seppure accompagnati in alcune scene dalla comicità di Maurizio Battista e dall'abilità di un esperto prestigiatore (oltre alla costante e rassicurante presenza sul palco del conduttore/animatore Francesco Leardini), hanno potuto mostrare tutte le abilità acquisite in mesi di estenuanti prove. Certo, sul palcoscenico non si sono esibiti professionisti e quindi la performance "peccava" in alcuni aspetti, ma il tutto è stato ampiamente compensato dall'empatia e la volontà che i ragazzi sono riusciti a trasmette al pubblico in sala. Bellissima iniziativa, ed è solo l'inizio: nel futuro il progetto prevede l'apertura di una Accademia dello spettacolo per ragazzi Down. E nella convinzione che la tenacia degli interessati e la caparbietà degli ideatori porterà dei risultati, auguro un grande "in bocca al lupo" per la lodevole iniziativa!
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 3 ottobre 2023.
|
AbracaDown con la partecipazione Teatro Brancaccio |