Home Recensioni Album Cirith Ungol - Forever Black

Cirith Ungol
Forever Black

Pochi gruppi sono capaci di mantenere intatto il sound che li ha consacrati al pubblico, restando di fatto fedeli alla formula dei propri esordi.
Dagli AC/DC, ad esempio, si sa sempre cosa aspettarsi, nel bene e nel male.
I Cirith Ungol appartengono alla stessa specie. Riunitisi nel 2016 per il "Frost and Fire Festival", in California, hanno successivamente calpestato i palchi di alcuni dei più importanti festival d'Europa e del Nord America, risvegliando un interesse ancestrale che ha incredibilmente smesso di essere appannaggio di pochi adepti: sono rimasti certamente una band di culto, ma alcune porte si sono aperte, al punto da indurli a pubblicare un singolo nel 2017, "Witch's Game", con il malcelato intento di tastare il polso anche del mercato discografico, e un live celebrativo due anni più tardi, "I'm Alive", che non ha fatto altro che confermare la presenza mistica e magnetica di un'aurea nel frattempo divenuta leggendaria.
Il gruppo è oggi pronto per un album in studio, vera e propria manna dal cielo per chi, come chi scrive, è rimasto all'asciutto per quasi 30 anni.
Aspettative e speranze dei fan più oltranzisti non sono tradite. Non c'è nulla di nuovo sotto ai ponti: “Legions Arise”, "Before Tomorrow" e "Forever Black", giusto per citare qualche episodio, suonano come una conferma della vecchia scuola e dimostrano che la magia è rimasta intatta, come se tutti quegli anni corrispondessero semplicemente ad una manciata di mesi.
Tim Baker si conferma singer atipico e originale, anche a distanza di così tanto tempo, e Greg Lindstrom e Jim Barraza imbracciano ancora incudine e martello per ricreare nuovamente la magia della vecchia lega epica brevettata illo tempore dal primo dei due.
A chi non tradisce le aspettative del suo pubblico possono anche perdonarsi i passaggi prevedibili di "The Fire Divine" e una certa ordinarietà presente in "Nightmare".
"Forever Black" non è altro che una reliquia di un'epoca passata ma a noi piace così, noi poco avulsi a sopportare gli inaspettati cambi di direzione, noi lontani dall'esigenza di abbracciare nuove, improbabili sonorità, noi immuni alle ascendenze delle recenti influenze anticipate dall'odioso suffisso "nu".

 

 


Tim Baker - lead vocals
Jim "Jimmy" Barraza - guitars
Jarvis Leatherby - bass guitar
Greg Lindstrom - guitars
Robert Garven - drums

Anno: 2020
Label: Metal Blade Records
Genere: Heavy Metal

Tracklist:
01. The Call 1:04
02. Legions Arise 3:19
03.
The Frost Monstreme 5:15
04. The Fire Divine 3:51
05. Stormbringer 5:58
06. Fractus Promissum 4:08
07. Nightmare 5:59
08. Before Tomorrow 3:57
09. Forever Black 5:34


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