Home Recensioni Album Bron Y Aur - Millenovecentosettantatre

Bron Y Aur
Millenovecentosettantatre

Questo disco mi è entrato nelle vene, adesso mi scorre dentro e il cuore pompa in tutti gli angoli del mio corpo il sound acido e insinuante dei Bron Y Aur. Non poteva poi che essere così per un fan accanito del feeling anni '70 e dell'hard rock delle bands per eccellenza: Led Zeppelin, Black Sabbath, & Co. Pertanto partendo da questi riferimenti gia dai primi ascolti sentivo e scoprivo non solo il background di questi ragazzi ma molto di più, i loro strumenti sprizzano di sperimentazione e le loro idee caleidoscopiche e dopanti ribolliscono a tal punto che trasformano una normale realtà in qualcosa di speciale e innovativo.

Forse non è il cd per tutti, ma proprio a questo essi puntano, fare piazza pulita delle orecchie easy listening e spalancare le porte ad ascoltatori raffinati alla ricerca di sperimentazione, ricerca musicale, suoni etnici rivisti in maniera personale, jazz fusion alchemica, stoner rock molto 'stoned' dal sapore beat, progressive rock experimental, krautrock, psychedelia quasi matrica, vocals istrioniche ma mai invadenti, giochi di rumoristica e il suono ammiccante di una radio, di comunicazioni telefoniche 'rubate', aerei in decollo, quasi orchestrato come un innesto musicale, feeling cosmico/allucinogeno, chitarre acustiche ed elettriche impazzite che strimpellano qua e là creando una ragnatela finale che intrappola in una sorta di trance primordiale piccoli momenti di esaltazione e sapore retrò nel medesimo tempo.

Il Millenovecentosettantatre, anno in cui uscirono dischi come Sabbath Bloody Sabbath, Houses of the Holy, Flying Teapot, Atem', etc. (come mi sarebbe piaciuto vivere da adulto quel meraviglioso periodo musicale...), è stato molto prolifico con colonne portanti della musica; che sia forse un giusto tributo dei Bron Y Aur verso proprio questo lasso di tempo ?
Non lo so, ma so di certo che Bron Y Aur non è solo questo, che la band abbia ancora tantissime sorprese da regalarci.
Ciò che Millenovecentosettantatre può dimostrare è la voglia di ricerca e di innovazione senza dimenticare le origini, i Bron Y Aur la sanno lunga, e nonostante la difficoltà che qualcuno potrebbe trovare nell'apprezzare questa musica ci auguriamo che non si lascino ammorbidire e che continuino su questa strada la loro ricerca musicale.
Bravi e di un'altra pasta...

70/100


L.Ciffo: Voce, chitarre
F.Cerina: Chitarre
Fiè: Basso, Noise
M.Mazzoldi: Batteria

Anno: 2007
Label: Wallace/Andromeda
Genere: Experimental Rock

Tracklist:
01. Changing like the weather
02. Lights out blues
03. The Box
04. Mongrel Dog
05. Muddy Funk
06. Useless
07. Dance of the Blades
08. Black Samba
09. Era luglio
10. And I
11. Venne Agosto
12. Doom Blues
13. E così passò l'estate
14. Cutting our teeth
15. Fly C.I.A.

Sul web:
Bron Y Aur @MySpace

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