L’etichetta italiana Psych Up Melodies ristampa questo album dei Cheval Fou, che contiene brani realizzati fra il 1970 e il 1975, permettendoci il riascolto di materiale fondamentale a ricostruire il quadro di una scena, come quella francese degli anni 70, troppo spesso identificata solo con i Magma. Eppure è proprio in Francia che Daevid Allen fra il 1968 e il 1969 getta le basi dell’avventura psichedelica prima della Banamoon Band e poi dei Gong un territorio in cui le pulsioni psichedeliche evidentemente non mancano. La terra del Camember t elettrico. Ed è proprio la psichedelia ad essere fra le scintille dell’esperienza degli Cheval Fou.
Ruotanti attorno a dei membri permanenti, Jean-Max Peteau (chitarra, voce), Stephane Rossini (batteria, voce) e Michel Peteau (chitarre, voce, sassofono), gli Cheval Fou si avvalgono di altri musicisti come collaboratori. Lunghe improvvisazioni rituali su “Hannibal”, chitarre acide e tribalismi lisergici su “Etna”, echi gonghiani su “Kheops”, rituali sciamanici e ritmi tribali su “Meteorites”, sperimentazioni sognanti su “Actreids”, glissando guitars su “Dans L'Oeil De L'Oeil”, spazi siderali su “Birth”, lamenti di balene gilmoriane su “Sunset Laser” (forse proprio un wah al contrario come su “Echoes”), voli onirici su tamburi dervisci su “La Fin de la Vie” sono gli elementi caratterizzanti questo gioiello dello space-rock ritrovato.
80/100
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Jean-Max Peteau: Chitarra, voce Stephane Rossini: Batteria, voce Michel Peteau: Chitarre, voce, sassofono Freequentin: Sassofono Gina Lou: Voce
Anno: 1976 Label: Psych Up Melodies Genere: Psichedelia, space-rock
Tracklist: 01. Mercury Messenger 02. Kheops 03. Etna 04. Hannibal 05. Meteorits 06. Ishtar 07. Actreids 08. Croisades 09. Dans l'oeil de l'oeil 10. Birth 11. Marion Dreams 12. Sunset Laser 13. La fin de la vie
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