Disco stupendo, da non confondere con la marmaglia di new core e melo death comers che impazzava sino a qualche tempo fa, qui ci troviamo in ambito death con un taglio progressive e ultra sofisticato dai connotati tecnici e dalle atmosfere raffinate in un corollario di emozioni che porta i Wings In Motion dalla martoriata (economicamente) Grecia ai fasti del settore musicale che le competono nel campo musicale ed artistico (Rotting Christ, Necromantia, Agatus, Nightfall, Septic Flesh, ...etc.) con pace di chi afferma che in campo musicale estremo si sia già scritto e sentito tutto… E loro sono una commistione ben riuscita di Opeth e Dark Traquillity ma con una marcia in più ed una serie di grandi idee messe in campo con arrangiamenti mastodontici a servizio di una musica eccezionale quasi marmorea ed imponente che suona come un potente progressive death melodio e graffiante in cui Cyclicity si dibatte con placida voluttuosità e dove la Metal Scrap Records nelle vesti della sub-label Another Side ha posato il suo attento sguardo senza lasciarsi scappare l'occasione di divulgare una musica ed un progetto da 10 e lode. L'album inizia da subito dimostrando che la band non ha paura del confronto con altre realtà del panorama mediterraneo e con le sue nervose note elettroniche di apertura rompe subito gli indugi in una registrazione che si convoglia nel sound heavy e melodic in una direzione che si comprime ed incanala in sostanziosi input di synths ed elementi PROG reali da sballo miscelati e dosati con le death metal vocals alle quali fanno eco refrain e sovra-incisioni pulite il tutto eseguito al metronomo e con una impostazione di certo technical death da parte di tutti gli elementi (ottimi musicisti). E se l'album continua sulle note della song di apertura (Enter the Circle) in un mix di modern melodic death metal con scariche funamboliche di prog metal sono sempre in evidenza gli elementi groove lungo tutto il suo corso con un grande contributo di azzeccati soli di chitarra che sanno di metal moderno scandinavo ma che restano pur sempre ancorati all’estremo. Riff davvero taglienti ed un innumerevole contributo di dosate parti di calde voci pulite e partiture classicheggianti a mo di come facevano i primi Dark Tranquillity in The Gallery ma con vortici funambolici e meno accademici dei sopra citati ed un grande ritorno alla musica pesante ed heavy in tutto e per tutto (una sommatoria di tutto quello di cui son capaci i W.I.M. può essere la song magistrale "One Moment To Lose It All" dove i W.I.M. addizionano tutte le loro sfaccettature in una unica suite, e qui potrete trovare tutto, dalla melodia liscia al groove, dal prog al death e via discorrendo, sin qui dosati a seconda del brano e del concetto di fondo. Nel corso della durata del cd si viene letteralmente assorbiti in un vortice ‘bombastico’ e si cade nella più soave estasi all'ascolto di "The Hydra's Head" dove la band sciolina uno scorrevole e teatrale songwriting al pari dei più grossi act del settore senza nessun timore reverenziale, una batteria davvero annichilente per la sua varietà fa da sfondo ad un turbinio di emozioni trasportate in musica con aperture estatiche ad ampio respiro dilatate dai synthetizzatori funambolici e da sporadiche grandinate di blast beats e sezioni ritmiche ad ampio respiro... In "Your Insanity" i Wings In Motion aggiungono un'altra tessera del puzzle con un ulteriore passo verso il sound moderno ma con uno spiccato senso della teatralità, dove la dinamica del riffing technical si mischia in un feeling melodic in una forma di magistrale imponenza e dalle tinte sinfoniche ma mai leccate e troppo barocche, la carica dinamitarda è servita con il sito piatto ben condito di death metal, grove and progressive oriented e schizzi pittorici su tele che ben amalgamano gli elementi elettronici e le distorsioni metalliche molto bene eseguite e finalizzate. Le liriche ricoprono vari argomenti quali il mistero, conflitto interiore, negatività e mitologia e le vocals sono sia impostate in death syle sia pulite con un uso sporadico di voci femminili e varie tonalità sia in scraming che di vocals parlate e recitate, un'altra grande componente del disco è la registrazione (con mastering ai Fascination Street Studios dove hanno lavorato anche suoni di nomi quali Paradise Lost, Kreator, Enslaved, Katatonia etc.), semplicemente perfetta, ovvio dire che il gruppo si sia concentrato molto sulla lavorazione del disco (in attesa di trovare un'etichetta degna di questo nome) e Cyclicity risente dannatamente di questo e tutto si riflette in un potente, durissino ed heavy sound dove tutto è cristallino e limpido, dal lavoro dei suoni di chitarra al basso molto in secondo piano e volutamente dilatato dal taglio groove & prog allo stesso tempo, in cui fanno anche capolino le grandi orchestrazioni ed i tappeti di synth e via discorrendo... La mia opinione è che l'album dei Wings In Motion ha notevoli probabilità di inserirsi nel complicato mondo del mercato discografico, "Of My Demons" per esempio è una grande traccia che non lascia nulla a caso, una voce stupenda, un testo accattivante, delle linee musicali che si distinguono e che sanno essere di facile assorbimento eppure mai banali in un decentissimo e umilissimo sounding progressive e melodic death metal affascinante ed elegante... Se siete degli amanti del genere tracciato anni fa da band svedesi del calibro di In Flames e Dark Tranquillity (solo per menzionarne alcuni), qui ci troviamo ad un ulteriore tentativo, ben riuscito, di agguingere qualcosa di importante, a tutti gli altri invece raccomando 3 tracks come "The Hydra's Head", "In Absentia of Tommorow" e "One Moment To Lose It All" per capire che cosa aspettarsi. 10/10 è il mio voto, il disco mi ha impressionato positivamente per tutta la sua durata e non è certo un lavoro che può passare inosservato... 100/100
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Andre Boutos: Voce Anno: 2014 |