Dopo aver abbandonato in momenti diversi il progetto The Watch, ritroviamo il chitarrista Ettore Salati ed il tastierista Fabio Mancini in questa nuova avventura chiamata SoulenginE.
Se l’esperienza The Watch” era in ambito Genesi old-style, con i SoulenginE i due (con Nando De Luca al basso e Giacomo Pacini alla batteria) cambiano registro dando vita comunque ad un album molto ben fatto. 9 i brani elaborati per questo esordio e, fra questi, due solamente sono impreziositi dalla voce (dell’ospite Joe Sal), preferendo, il gruppo, concentrarsi su trame strumentali anche complesse, senza peraltro mai tralasciare un apprezzato mood melodico.
Il primo brano della raccolta, “Polheim”, è il bel biglietto da visita della band, già presente nella compilation Colossus dedicata al Purgatorio dantesco: un continuo intreccio tra chitarra e tastiere ed un’ ottima sezione ritmica che sposta le sonorità verso un jazz-rock sostenuto ed ispirato. Le buone impressioni sono confermate nella successiva “Third in line” introdotta da una splendida e lunga sezione al pianoforte in cui si innesta poi l’elettrica di Salati e la frastagliata ritmica. Sono poco più di 5 minuti ma ricchissimi di sfumature. Piacevoli escursioni jazz-rock ed un finale segnato da un lungo “solos” hard rock di chitarra ben delineano i molti volti di “Rain flower” e le varie anime del quartetto. Delicatissima e virginale “On the other side”, direttamente dai seventies l’hard rock di “Down the street” (il primo brano cantato) il cui finale confluisce nella furiosa ed un poco auto indulgente cavalcata strumentale di “No way out”. Incalzante l’incedere di “No rewarding” in cui emerge prepotente l’amore per il progressive anni ’70 (tastiere pesanti, trame complesse, sensibilità melodica spiccata, cambi di atmosfera) senza, peraltro, la tendenza a strafare che colpisce a volte qualche band esordiente ( anche se qui parliamo di musicisti di lungo corso).
Carezzevole il secondo brano cantato “Asleep” giocato su chitarre acustiche e a 12 corde, flauto, sottofondo di tastiere e la voce di Joe Sal. Episodio più convenzionale ma tutt’altro che insipido o minore. Delizioso anche il brano che chiude l’album “Challenge to an end”, prevalentemente acustico e soffuso nei primi minuti, con delle pregevoli aperture sinfoniche nella seconda parte. Esordio sicuramente degno di nota quello dei SoulenginE, in cui la convivenza di più anime musicali origina un sound sufficientemente originale e decisamente coinvolgente ed emozionante. Un’altra conferma della vitalità del prog nostrano. Qualora ce ne fosse ancora bisogno.
75/100
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Ettore Salati: Chitarra Fabio Mancini: Tastiere Nando de Luca: Basso Giacomo Pacini: Batteria
Anno: 2012 Label: Ma.Ra.Cash Records Genere: Progressive Rock
Tracklist: 01. Polheim 02. Third in Line 03. Rain Flower 04. On the Other Side 05. Down the Street 06. No Way Out 07. No Rewarding 08. Asleep 09. Challenge to an End
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