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DemetraSineDie
Council From Kaos

Stavolta mi chiedo davvero la motivazione di questa ulteriore release dark da parte della interessante etichetta nostrana My Kingdom Music, devo ammettere che il cd ma soprattutto il gruppo non mi convincono appieno, questa volta dopo tante ottime releases secondo me si rasenta la normalità più assoluta e per di più qui non c'è la benché minima presenza di originalità ed una personalità pesante. Gli italiani DemetraSineDie credo non fossero pronti al debutto così come credo siano stati molto agevolati dalla registrazione (si sente lo zampino di Tommy Talamanca che qui collabora anche alle tastiere), per approdare al primo full-length album dopo una sola demo ufficiale, penso che sia stato un azzardo e forse un vero e proprio regalo da parte della sopra citata e generosa, etichetta.
Ciò che prima di tutto non riesco a digerire è la voce da adolescente del cantante, che trovo banale e troppo sottomessa, sin dal primo ascolto vengono fuori prepotentemente delle linee quasi ipnotiche ed asfittiche date da basso e chitarre che si mescolano a qualche sortita distorta ma che per la maggior parte tendono ad essere energicamente decadenti con qualche arpeggio semplice semplice sparso qua e là, ma controbilanciate da un nevrotico uso di sonorità moderne o meglio di un feeling lontanamente progressivo metal e ruvido, distorto da riff quasi cibernetici e che poco aderiscono secondo il sottoscritto al genere dark-gothic.

Con solo questa semplice e nemmeno troppo studiata commistione e l'aggiunta di arrangiamenti pacatamente foschi ma come dicevo energici che ne deturpano la torbida finalità, questo progetto che fa della psichedelia una opinione, si destreggia senza lodi né infamia in un facile percorso fatto di 8 lunghe tracce che non attirano e gettano nell'ansia e nel fastidio per la quasi intera durata del cd, alcune song sono davvero notevoli, come "Magma" per esempio, dove forse i 3 riescono a colpire meglio nel segno con una struttura più incisiva e forse più sognante e intimistica dove la tensione e l'ansia lasciano strada libera alle sensazioni pure e nonostante la durata è presente un crescendo che 'prende' per poi affievolirsi e poi ri-esplodere per questa volta non nella monotonia. La prerogativa della band è comunque quella di dare ai pezzi una certa connotazione alternativa fondata su un background di retaggio ‘novantiano’ risalente ad un periodo storico ben definito in cui l'acidità di una generazione si vomitò attraverso i decibel degli amplificatori di mezzo mondo partendo dagli States per rimescolare un poco le carte dei vari stili musicali precedenti, ed è proprio qui che dovrebbe stare la peculiarità di questa band nostrana.

Ma il risultato non è esaltante, credo che la strada intrapresa sia un buon inizio sul quale lavorare molto sviluppando così un sound che risulti meno di già sentito anche se sono certo che le doti per fare di più ci siano tutte presupposto che la band prosegua in questo strano viaggio fatto di decadenza romantica e tensione psicotica 'alternative' e talvolta con punti di contatto con il metal moderno, le capacità sono da affinare, c'è da lavorare sulle vocals che dovrebbero essere più distintive e varie, il sound dovrebbe poi svilupparsi su trame più intimiste e musicate su binari che colpiscano l'ascoltatore uscendo dal torpore delle linee principali che oggi caratterizzano le suites del gruppo.
Di certo se sviluppata al meglio la loro idea di musica non potrà che essere interessante anche per un pubblico non propriamente di nicchia, non vorrei essere quello che denigra la band italiane quindi lascio loro lo spazio che gli compete affermando che forse si tratta di una semplice questione di gusti personali...

Sperimentazione, atmosfera e durezza non bastano ed il cd secondo me decolla solo dalla parte centrale in poi, l'alternative anni '90 si sente ben chiaro, ed oltre alla influenze dark (Joy Division, Bauhaus ...) anche qui le melodie e i ritmi, specie quelli della batteria che ‘ritualizzano’ il sound riportano alla mente altre realtà del panorama musicale che hanno gia ampiamente sviluppato una corrente a se (Tool, etc.).
In definitiva spero che questa recensione non tolga curiosità agli appassionati e che dia brio alla band per le future composizioni che se attentamente strutturate potranno regalarci piacevoli novità.

65/100


Marco Paddeu: Chitarra, voce
Marcello Fattore: Batteria
Adriano Magliocco: Basso

Guest:
Tommy Salamanca: Tastiere

Anno: 2008
Label: My Kingdom Music
Genere: Dark/Goth

Tracklist:
01. Blood And Water
02. Council From Kaos
03. Ethik
04. Dilemma
05. Magma
06. Art Of Rebellion
07. Polydrome
08. Skinless

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