I brani trasudano sostanzialmente di una spiazzante linearità come nella tenue "Nothing" e "Little Island". In questo senso Barbagallo ci fa ascoltare, se vogliamo, un lato diverso da quello a cui ci aveva preparati ovvero più cervellotico, ricercato e ricco di stilemi wave. Ovviamente tutto questo è difficile da trovare in una registrazione cosiddetta 'unplugged', ma è nell’ascolto che si delinea questo interesse, maggiormente tendente a linee sonore più smussate ma non meno robuste. C’è molto di sanguigno, a tratti blueseggiante come nelle graffianti note di "Spectable" e di "Crumbs" o nelle movenze country nello slide della chitarra di "The Same Old Lament".
Il tutto viene condensato dalla tagliente interpretazione vocale, che pone molto bene in risalto le proprie qualità più cantautoriali, a metà strada tra un Reed ed un Buckley. Questa volta, insomma, Barbagallo ha voluto dare un maggior peso ai moti interni che funestano l'io, sfruttando un canale musicale più diretto ed esente da fronzoli, ma non per questo meno efficace. Altra buona prova del musicista siracusano.
72/100
Carlo Barbagallo: Voce, chitarra
Anno: 2011
Label: Noja Rec.
Genere: Blues/Folk
Tracklist:
01. Spectacle
02. Wait
03. The Motion
04. Crumbs
05. Paper Mirror
06. Suzanne Glitter
07. Nothing
08. No Place
09. The Same Old Lament
10. Little Island
11. The Cypress Tree