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Kernel
Servant Of God

Non conosco la biografia precisa dei Kernel perché non era inclusa nel pacchetto promozionale, ma so di certo cosa hanno suonato negli ultimi 8 anni: thrash !!!!!! Questo cd non é altro che l'assemblaggio razionale delle migliori tracce presenti e passate del gruppo sparse tra i soliti promo e demo che caratterizzano la 'trafila' di qualunque band underground che si rispetti.
I milanesi dopo anni di duro lavoro ed una grande esperienza dal vivo mettono fuori il loro primo cd completo e professionale dimostrando molta dimestichezza con un genere che si bilancia tra il thrash primordiale e l'hardcore americano, la risultante é abbastanza piacevole, il combo milanese mastica chilometri di riff accattivanti e imponenti soluzioni potenti e ritmate con una voce gridata che alterna testi cantati in inglese ed in minor parte in italiano, Servant Of God impone un ascolto frontale, senza grandi sforzi di 'interiorizzazione', é un assalto diretto come lo spirito hardcore impone, le canzoni (9 in tutto) sferrano un colpo mortale e rimandano alla vecchia militanza pur affacciandosi allo stile che oggi giorno impone tra le frange del thrash core.

La voce di Ivan Ciavarella bene interpreta lo stile anche se a me non colpisce in fondo poiché simile ad altre, ma questi sono solo pareri personali, é fuori dubbio che sia azzeccata per il modo di fare musica del gruppo, non un fenomeno ma giusto per sottolineare l'odio che traspare dai brani. Il songwriting semplice quindi, abbellito da qualche assolo, da qualche ripartenza e momento di riflessione acustica, si può confondere con migliaia di altri bands ma ciò che rimane impresso é il marchio all'italiana che nonostante tutto si sente, eccome, distinguendoli dai soliti nomi punta della scena mondiale.

Certo che i ragazzi possano offrire molto di più, mi sento di ammettere che pezzi quali "Back To The Violence" e "Rage And Destroy" detengano pur sempre il loro fascino ma l'aspetto lampante é la totale devozione ad un genere piuttosto che ad uno stile proprio e ricercato, questo li mette un gradino più in basso nel limbo delle migliaia di gruppi che inflazionano la scena senza apportare un contributo di novità.

Il sound dei Kernel si scaglia furioso ed imperante, ascoltare Servant Of God può essere un buon esercizio mentale atto a ricostruire un puzzle di influenze, generi e stili, ma come di un micidiale capolavoro purtroppo non si può parlare, tutto sommato un disco nella media, complice una buona produzione del suono, con strumenti tutti udibili, lavoro di batteria bene in risalto con i suoi tocchi veloci (quel tanto che basta) insieme alla voce. Con questo disco il gruppo meneghino entra di diritto nel feudo del thrash core ma nella servitù non certo al seguito della cerchia aristocratica.
Servant Of God é un disco di denuncia, carico di odio, fatto all'italiana, un tantino retrò con qualche sparuto tentativo di "modernizzazione", un buon inizio, con il cd affidato alle cure professionali di gente capace (registrazione e stampa).
Sono più che certo che il thrash dei nostri è di quello che coinvolge durante una esibizione live, con un buon sound ed un buon impatto nelle canzoni e nella loro estremizzazione amplificata. Un voto di incoraggiamento per un gruppo alla prima release 'importante'.

65/100


Ivan Ciavarella: Voce
Claudio Rampinini: Chitarra
Paolo Migliore: Basso
Daniel Martini: Batteria

Anno: 2009
Label: Autoprodotto
Genere: Thrash Metal

Tracklist:
01. Child
02. Falsi Liberi
03. Servant Of God
04. Back To The Violence
05. Burn World
06. Charity
07. Rebel Yourself
08. Il Mio Destino
09. Rage And Destroy

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