La programmazione di Bologna Festival allarga i suoi orizzonti al mondo del jazz con il concerto dell’Uri Caine Ensemble che il 30 aprile ore 20.30, al Teatro Manzoni di Bologna, in occasione dell’International Jazz Day (www.jazzday.com), propone un concerto con musiche di George Gershwin. È il primo appuntamento del progetto contemporaneo America Novecento, ciclo di sei concerti dedicati alla musica statunitense dagli anni ‘20 alla fine del Novecento. |
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Uri Caine è un grande pianista jazz, che conosce anche i segreti della musica “alta”. Il suo jazz è una singolare miscela di musica classica, rock ed elettronica. Diversi i progetti che intersecano il jazz con la musica classica, da Bach a Mahler e Berio. A conferma del suo interesse per il repertorio tradizionale figura la recente collaborazione con Mario Brunello in Bach Networks. La sua creatività si è inoltre espressa nella direzione artistica della Biennale Musica, impostata su un duplice piano culturale, nell’incontro tra musica colta ed extracolta. Torna ad esibirsi al Bologna Festival nell’ambito del ciclo contemporaneo America Novecento, presentando un ritratto di George Gershwin con il suo autorevole ensemble strumentale e due vocalist.
Sabato 30 aprile ore 20.30
Teatro Manzoni di Bologna
America Novecento I
Uri Caine Ensemble plays Gershwin
Uri Caine pianoforte, Theo Bleckmann voce, Barbara Walker voce
Ralph Alessi tromba, Chris Speed sax tenore, clarinetto
Joyce Hammann violino, Mark Helias contrabbasso, Jim Black batteria
Uri Caine. Cresciuto a Philadelphia, Uri Caine ha studiato inizialmente con il pianista Bernard Peiffer, i cui insegnamenti si rivelano fondamentali per lo sviluppo della sua personale tecnica compositiva jazzistica. Pianista straordinariamente versatile e abile improvvisatore ha suoanto nei jazz club della sua città con artisti come Philly Joe Jones, Joe Henderson e Lester Bowie. Negli anni ‘80 si è trasferito a New York, divenendo uno dei protagonisti della scena jazzistica più avanzata, interessato ad esplorare la musica nella sua dimensione transculturale. Nel 1992 incide il suo primo disco, Sphere Music. Capace di rileggere i repertori di ogni epoca con intelligenza e humour, crea opere musicali del tutto originali, collaborando con gli artisti più diversi, da John Zorn al Quartetto Arditti. Il suo jazz è una singolare miscela di musica classica, rock ed elettronica. Nel 2003 gli viene affidata la direzione artistica della Biennale Musica di Venezia, dove debutta con The Othello Syndrome, una serie di libere reinvenzioni sull’omonima partitura verdiana, successivamente pubblicate in CD e premiate con un Grammy Award quale migliore album di musica classica/crossover. Tra i suoi progetti più significativi si segnalano Urlicht/Primal Light, rivisitazione di pagine mahleriane; un’opera musicale ispirata alle opere di Goya; Berio Project in collaborazione con Tempo Reale; Diabelli Variations; Wagner e Venezia; Twelve Caprices; Moonsongs per celebrare i 100 anni della prima esecuzione del Pierrot Lunaire di Schönberg; Bach Networks in duo con Mario Brunello. Nella sua ricca produzione discografica si distinguono i recenti Sonic Boom in duo con Han Bennink, Callithump e Rhapsody in Blue.
Uri Caine Ensemble. Composto da rinomati musicisti della scena jazzistica, l’ensemble lavora al fianco di Uri Caine in tournée concertistiche e in produzioni discografiche. Il cantante Theo Bleckmann, artista di straordinaria e sofisticata inventiva, ha collaborato per più di 15 anni con la cantante compositrice statunitense Meredith Monk; ha inoltre lavorato con musicisti come Laurie Anderson, Michael Tilson Thomas, Kenny Wheeler, John Zorn, Bang on a Can All-Stars, Ambrose Akinmusire. Tra le sue incisioni discografiche, il pluripremiato Hello Earth - The Songs of Kate Bush e il recente A Clear Midnight -Kurt Weill and America con il Trio Julia Hülsmann. Barbara Walker cantante, visual artist, svolge la sua attività a Birmingham (UK). Le sue opere, ispirate all’attualità politica, sociale e culturale, vengono esposte in numerose gallerie d’arte inglesi, in Brasile, in Italia e in Sud Africa. Il trombettista Ralph Alessi, si è formato al California Institute For The Arts con maestri quali Charlie Haden e James Newton. Ha collaborato con artisti del calibro di Steve Coleman, Jason Moran, Don Byron, Ravi Coltrane, Fred Hersch, Dafnis Prieto. Tra le sue registrazioni Cognitive Dissonance e il recente Quiver (ECM). Cresciuto a Seattle, Chris Speed, sassofonista, clarinettista e compositore, ha studiato al New England Conservatory di Boston. Trasferitosi a New York ha lavorato, tra gli altri, con il Dave Douglas Sextet e con John Zorn. È tra i membri fondatori di due tra i più interessanti gruppi dell’odierna scena jazzistica statunitense, AlasNoAxis di Jim Black e Claudia Quintet di John Hollenbeck. La violinista Joyce Hammann ha collaborato con Paul McCartney, Sting, Michael Jackson e Bruce Springsteen; ha lavorato a Broadway nella produzione del musical The Phantom of the Opera e fa parte degli ensemble The Harlem Chamber Players, The Craftsbury Chamber Players, The Meeting House Players. Il contrabbassista e compositore Mark Helias ha iniziato la sua carriera nell’Anthony Braxton Quartet; improvvisatore di grande originalità ha suonato con i più noti jazzisti, da Ray Anderson e Gerry Hemingway, a Don Cherry e Cecil Taylor. Suona in trio con Tony Malaby e Tom Rainey e in duo con Mark Dresser. Il batterista Jim Black, ha studiato alla Berklee School of Music di Boston. Tra le figure più interessanti della nuova generazione jazzistica, nelle sue performance sa creare inedite poliritmie. Leader degli AlasNoAxis, ha suonato a lungo con Chris Speed, Hilmar Jensson e Skúli Sverrisson, aggiungendo negli anni le collaborazioni con Uri Caine, Dave Liebman, Nels Cline, Steve Coleman, Tomasz Stanko e Laurie Anderson.
INFORMAZIONI Bologna Festival 051 6493397 ACQUISTO ONLINE www.bolognafestival.it / www.vivaticket.it / www.classictic.it BIGLIETTERIA Bologna Welcome, Piazza Maggiore 1/e, 051 231454, dal martedì al sabato ore 13-19 |