Home News news Il Visitatore: la piece teatrale con le musiche di Arturo Annecchino in scena a Gennaio a Taranto


"Il Visitatore" di Eric-Emmanuel Schmitt, a Gennaio al Teatro Orfeo di Taranto, con Alessandro Haber, Alessio Boni e le musiche di Arturo Annecchino.

Foto di scena di Tommaso Le Pera

TARANTO TEATRO ORFEO
18 Gennaio 2016 - Porta ore 20.30 / Sipario ore 21,00
19 Gennaio 2016 - Porta ore 17.30 / Sipario ore 18,00

 

IL VISITATORE” di Éric-Emmanuel Schmitt.
Traduzione, adattamento Valerio Binasco
con ALESSANDRO HABER, ALESSIO BONI
e con Francesco Bonomo – (per la stagione 2014/15 Alessandro Tedeschi)
e Nicoletta Robello Bracciforti
Musiche Arturo Annecchino
Scene Carlo De Marino
Costumi Sandra Cardini
Regia VALERIO BINASCO


- Trama -

Aprile 1938. L' Austria è stata da poco annessa di forza al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In Berggstrasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di Freud (Alessandro Haber), il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia Anna, portata via da un ufficiale della Gestapo. Ma l'angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore (Alessio Boni) che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con Sigmund Freud una conversazione sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell'inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell'importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l'esistenza. O è un pazzo che si crede Dio? La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta Freud a formulare la domanda fatale: se Dio esiste, perchè permette tutto ciò? 

Arturo Annecchino - biografia


Compositore romano nato a Caracas è fra i più prolifici ed apprezzati autori di musica per teatro e danza. Originario del Cilento, vissuto per anni a Roma e poi trasferitosi nella campagna umbra, ha collaborato con autorevoli registi e artisti della scena nazionale ed internazionale. Da diversi anni partner artistico di un genio della regia come Peter Stein, Annecchino ha composto le musiche non solo per gli spettacoli del maestro tedesco, ma anche, fra gli altri, per: Alfredo Arias, Susan Sontag, Massimo Castri, Deborah Warner, Valerio Binasco, Luigi Squarzina, Janush Kika, Giuseppe Patroni Griffi, Jean Claude Berutti, Renè de Ceccatty, Attilio Corsini, Lindsay Kemp, Sosta Palmizi, Glauco Mauri, Giorgio Ferrara, Paolo Magelli, Walter Pagliaro, Luca Zingaretti, Massimo Chiesa e molti ancora. Autore di opere radiofoniche pluripremiate, ideatore di performance originali dall’elevato impatto emozionale, dedito ad inesauribili sperimentazione e ricerca, ha affrontato con gli album Midnight Piano (Storie di Note, 2007) e Midnight Piano 2 (Storie di Note,2009) le possibilità della musica “pura” affidata ai timbri del pianoforte solo. Il terzo capitolo è diventato Midpiano 3 (Storie di Note, 2012 ) ed Arturo Annecchino, in questo suo nuovo lavoro, affianca al suo strumento, in momenti diversi, voci, virtuosi di vari strumenti, un’orchestra sinfonica ungherese e, addirittura, un gruppo rock. Di pari passo con la sua entrata in scena come interprete,in questi ultimi 3 anni Annecchino ha trovato nuove soddisfazioni anche nel grande cinema d’autore collaborando agli ultimi film di Sergio Castellitto. Fra i lavori più recenti, Cerimonia piccola e cerimonia grande, un’opera commissionata dal teatro lirico di Miskolcy (Ungheria) per la regia di Paolo Magelli e su libretto di Alice Sforza e Zejlka. Ha lavorato alle musiche di scena per il King Lear con Karl Maria Brandauer per la regia di Peter Stein (Burtheater Wien). Sta collaborando con Sergio Rendine al nuovo spettacolo di Lindsay Kemp Dracula.

Lo spettacolo è a cura della 
Goldenart Production s.r.l.

Via degli Artisti 23 - 00187 Roma
Tel /Fax: +39 06 64 82 41 48
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