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Devocka

Tra i dischi migliori in ambito italiano del primo semestre del 2009, Perché sorridere?! dei Devocka, ci consegna una band piena zeppa di vitalità, pessimismo (dichiarato e della quale vanno orgogliosi) e voglia di incendiare i palchi nostrani con la loro miscela di Rock, Noise e Punk..ma non chiamateli cloni de Il Teatro Degli Orrori.

Igor Tosi: Voce
Ivan Mantovani: Batteria
Francesco Bonini: Basso
Matteo Guandalini: Chitarra

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- Recensione di Perchè Sorridere ?! - 2009

 

 

- A&B -
Ciao ragazzi, benvenuti su ArtistsAndBands. Innanzitutto colgo l’occasione per farvi i complimenti per l’ottimo lavoro svolto con Perché sorridere?!. Ecco, partiamo proprio dal vostro ultimo disco. Raccontateci come è nato.
- [Devocka] -
Perché sorridere?! ha avuto una gestazione piuttosto lunga. Abbiamo iniziato a scrivere i pezzi subito dopo l’uscita del nostro esordio Non sento quasi più nel 2006, e nel 2008 siamo entrati in studio al Natural Head Quarter di Ferrara per registrarli. Successivamente è stato trovato un accordo con Nomadism Records per la produzione e distribuzione. È un album più cupo e dal suono più robusto rispetto al suo predecessore, non per scelta ma per istinto.

- A&B -
Brani come “Piero” e “Ventre” mostrano un grosso pessimismo dal punto di vista lirico, ma tutti i testi di Perché sorridere?! sembrano muoversi su quelle coordinate. I “tempi bui” elencati dai Ministri quindi vi appartengono oppure il vostro è un pessimismo diverso?
- [Devocka] -
Mi fa piacere che venga notato il pessimismo delle liriche. Ascolto e apprezzo i Ministri e credo comunque che il nostro modo di scrivere sia diverso, soprattutto meno ironico. Nel periodo in cui abbiamo scritto i testi vedevo tutto nero e così sentimenti e situazioni sono stati espressi con rabbia e tensione. I due brani che citi, in particolare “Ventre”, sono una sorta di parabola discendente della persona, senza speranza, che porta a gesti inconsulti e nemmeno immaginati dallo stesso protagonista poco tempo prima. L’esistenza che sembra perfetta, e il mondo che ti porta a cambiamenti radicali e violenti.

- A&B -
Siete stati prodotti da Giulio Ragno Favero, che ha anche prestato la sua chitarra in due pezzi. Come è nato questo sodalizio?
- [Devocka] -
Abbiamo grande stima di lui, sia come musicista che come produttore e ci è piaciuto molto anche come persona. L’abbiamo contattato e gli abbiamo fatto sentire i nostri brani. Ci abbiamo lavorato sopra e alla fine ha anche suonato la chitarra su due dei nostri pezzi, un onore per noi. Ci siamo trovati benissimo!



- A&B -
Passiamo all’attività live, fondamentale per una realtà come la vostra. Avete dichiarato che sarete in tour a partire da settembre. I fans cosa si devono aspettare?
- [Devocka] -
Un concerto dal suono bello robusto, anche nei pezzi apparentemente tranquilli , li “ingrossiamo” nella veste live. Sinceramente non vediamo l’ora di portare sul palco queste canzoni.

- A&B -
Musica e cinema spesso percorrono strade parallele. Nel vostro caso di fianco a voi viaggia Stanley Kubrick ed in particolare il suo Arancia Meccanica. Quanto e come il suo modo di fare cinema vi ha influenzato in questi anni?
- [Devocka] -
Non solo il cinema di Kubrick ci influenza, anche Cronemberg e soprattutto Lynch sono tra i registi che preferiamo. Alcuni testi sono nati da immagini di loro film, le stesse inquadrature, il linguaggio, insomma tutto. Riteniamo Arancia Meccanica un film attualissimo e carico di significati e visioni tutt’ora accostabili alla società moderna.

- A&B -
L’Emilia Romagna ha dato alla musica moderna tanti fenomeni di massa. Basti pensare a Ligabue e Vasco Rossi. Ma la scenda underground dalle vostre parti è generalmente molto esplosiva. Avete qualche nome da consigliarci per il prossimo futuro?
- [Devocka] -
C’è tanto fermento In Emilia Romagna, nello specifico a Ferrara ci sono realtà interessantissime come Penelope Sulla Luna, Zeder, La Teoria del proiettile e Alice Nel Buio.

- A&B -
Come sono cambiati i Devocka dal vostro primo EP prodotto 5 anni fa? Cosa hanno in più adesso e cosa eventualmente, in meno?
- [Devocka] -
Beh siamo cambiati tantissimo nonostante la formazione sia la medesima. C’è naturalmente più coesione e consapevolezza di quello che possiamo fare, ci sono maggiori ascolti e più esperienza sia nei concerti che nelle registrazioni. La spontaneità del gruppo credo sia immutata, in “meno” rispetto all’inizio credo non ci sia nulla, se non una “vena” melodica che ora abbiamo quasi completamente perso.



- A&B -
La domanda vi sarà stata sicuramente posta in altra sede, però mi pare inevitabile. In molti vi accostano a Il Teatro Degli Orrori, in quanto a furia sonora, ma so che ci tenete a fare una giusta precisazione a riguardo.
- [Devocka] -
Il raffronto ci piace ovviamente. Il Teatro Degli Orrori è un super gruppo che stimiamo e seguiamo, veniamo probabilmente, da una base di ascolti molto simile, ad esempio il catalogo Touch & Go, Dischord, SST e Neurot. Alcuni nostri brani qualcuno li considera quasi “cloni” dei loro, noi ovviamente non siamo d’accordo anche perché molte nostre composizioni son state create prima dell’uscita de L’impero Delle Tenebre.

- A&B -
Abbiamo concluso, ringraziandovi per l’intervista, lasciateci un buon proposito per questa seconda parte del 2009
- [Devocka] -
Grazie mille allo staff di Artists&Bands, speriamo di riuscire ad allestire un buon numero di concerti a cui invitiamo a venirci a vedere. Oltre a questo inizieremo già a lavorare su un nuovo album.

 

 

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