Bidibibodibiboo
Milano, Piccolo Teatro Grassi, dal 20 febbraio al 3 marzo 2024

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Un cumulo di grossi scatoloni, d'una nuance tendente al gridellino ed a forma di parallelepipedo di diverse dimensioni, occupa la scena sul cui fondo si possono scorgere un finestrone ed una porta antipanico, entrambi serrati.

Daniele (Francesco Alberici, regista, drammaturgo e protagonista dell'opera, Premio Ubu 2021 come Migliore attore/performer under 35), si declama come scrittore e co-protagonista della rappresentazione che narra solo in apparenza di sé stesso in subordine alle sofferte vicissitudini del fratello Pietro, di cui prende le vesti, vittima quest'ultimo di un sistema occupazionale stritolante ma, anche e soprattutto, imbrigliato nel costrutto d'un vissuto famigliare zeppo di intenti manipolatori che sfoceranno in ripercussioni psico-somatiche derivanti, solo apparentemente, esclusivamente dalle vessazioni in ambito lavorativo.
La valenza metaforica della simulazione e degli arredi, dapprima contenuti negli ingombranti e imperscrutabili cartoni ed in seconda istanza liberati dalla superficie protettiva, disvela quanto la forma possa apparire molto diversa dal celato contenuto non unicamente nella sfera fisica.
Così, un sontuoso pianoforte a coda, spogliato del suo involucro, inizia ad allestire la scena rendendola plastica.
La ricerca di un possibile riscatto passa attraverso l'evocazione di ricordi, la trasformazione di eventi, inducendo inevitabilmente a riflessioni su scelte fatte e responsabilità assunte; esaspera le situazioni, tutte senza via di uscita, tra rabbia, frustrazione e rassegnazione, fino a non discernere nettamente a chi appartenga la storia raccontata. Forse perché in realtà, la vicenda potrebbe di fatto riguardare noi tutti. Attraverso il delicato ed attualissimo tema delle condizioni lavorative stringenti nelle quali ci si può ritrovare stritolati dai sistemi di misurazione dei Performance Level del personale, il cui monitoraggio sovente è affidato a leaders spietati, finendo nelle spire del mobbing più becero, si mette in evidenza quanto possa giocare un ruolo preponderante il vissuto personale riferito all'infanzia del malcapitato e, a latere e per conseguenza, di colui che ne resoconta il vissuto.
Pièce dal vistoso taglio di denuncia sociale che racconta abilmente, attraverso un mutevole scambio di ruoli e di identità, il labile confine tra persona e personaggio.


La presente recensione si riferisce allo spettacolo del 20 febbraio 2024



Bidibibodibiboo
regia e drammaturgia Francesco Alberici
aiuto regia Ermelinda Nasuto
scene Alessandro Ratti
luci Daniele Passetìri
con Francesco Alberici, Maria Ariis, Salvatore Aronica,
Andrea Narsi, Daniele Turconi
pianoforte Carlo Solinas (20 febbraio), Ario Sgroi (21 febbraio – 3 marzo)
realizzazione scene e costumi Officina Scenotecnica Gli Scarti
produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione
in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano
Teatro d’Europa, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano
con il sostegno di La Corte Ospitale
si ringraziano Alessandra Ventrella,
Davide Sinigaglia e Ileana Frontini
testo creato nell’ambito dell’École des Maîtres
2020/21, diretta da Davide Carnevali finalista alla
56a edizione del Premio Riccione per il Teatro




Piccolo Teatro Grassi

Via Rovello 2,
20121 -  Milano
Tel: 02 21126116
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ORARIO SPETTACOLI:

mercoledì e venerdì ore 20:30
martedì, giovedì, sabato ore 19:30
domenica ore 16:00


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