Scritto da Lorenzo Lombardo Mercoledì 13 Maggio 2009 20:20 Letto : 2615 volte
Immaginate di prendere un cd vergine ed incidere su di esso il meglio del meglio di Rob Zombie, Unloco, Lacuna Coil e Marilyn Manson, non in una compilation Goth - Industrial, bensì in un’unica traccia: il risultato di questa impossibile seppur ben immaginabile ed auspicabile fusione sarebbe una canzone dei November-7.
Questo EP, “Angel”, sebbene pervenutoci un po’ in ritardo (un anno!!!), ci ha colpito sin da subito. Quattro brani più una radio edit della title track “Angel”, ci portano nel mondo degli italo – svizzeri che emo si autodefiniscono sulla loro pagina myspace, ma che di emo hanno ben poco. A tratti il loro metal elettronico si incontra, infatti, addirittura con il progressive – nella seconda canzone si può udire un assolo di tastiera in perfetto stile Jordan Rudess, nonché un finale prettamente Dream Theateriano (Un espediente già utilizzato in Pull Me Under dai progster statunitensi). Ma senza andare a sentire retrogusti di mandorle e foglie secche in un vino il cui sapore è già ben determinato e chiaro, possiamo affermare senza esitazione che ci troviamo di fronte ad un lavoro maturo, in cui sintetizzatori, pianoforti riverberati alla perfezione, distorsioni graffianti e coinvolgenti ci portano in un mondo parallelo, in cui non c’è spazio per il passato. Questa musica va ascoltata in macchina, da soli, di notte, mentre le luci della città corrono verso di noi fondendosi coi nostri pensieri e con le linee sinuose di qualche chitarra per impattare definitivamente nel muro ritmico di batteria – spesso elettrica anch’essa - e basso, andando a scavare nel nostro animo e facendoci scendere quella lacrima di amarezza che non pensavamo di dover versare. Questa musica non è innovativa, non è unica, non è qualcosa di inedito, ma è semplicemente emozionale, perfettamente tarata, mai eccessiva. A volte ci lascia l’amaro in bocca, ci seduce e ci abbandona come una bella donna, a volte ci soddisfa come un cocktail gelato sorseggiato sotto un caldo sole d’estate. La voce è effettata al punto giusto, solo a tratti lievemente sguaiata o stonata, ma non ci sentiamo di dover e poter gravare su questo frangente, dal momento in cui tutto il resto è così ben curato e perfetto. In un mondo in cui “ogni possibile combinazione di note è stata provata” (E. Morricone), non conosciamo miglior modo per rieditare le glorie di un recente passato.
85/100
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Anna N7V1: Voce Anno: 2008 Sul web: |