Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Giovedì 08 Aprile 2010 09:20 Letto : 2252 volte
L'album, composto da 8 tracce, presenta un Epic Metal "canonico", suonato con gran classe e gusto per gli arrangiamenti (bene in generale la produzione ed anche un mixaggio azzeccatissimo per un prodotto del genere), ma obbiettivamente pregno nei suoi solchi sonori di un "già sentito altrove", e qui il paragone con i Dark Quarterer potrebbe essere riduttivo quanto però azzeccato. I pezzi sono tutti buoni comunque, con in particolare il riff tagliente della title track, molto suggestiva e naturalmente epica. Altro brano degno di nota è la "malefica" "Promise Of Evil", dall'appeal Speed e melodicamente inossidabile (da questo punto di vista anche la conclusiva "Sign of The Cross" ci è paciuta molto). "Lady Of Sand" viaggia su binari più maestosi e orientaleggianti e la segnaliamo anche per l'ottima sezione ritmica, in particolare l'articolato lavoro di basso. In conclusione, Sons of Steel è un disco che farà la felicità di tutti gli amanti del genere Epic, per un lavoro nel suo complesso inappuntabile su diversi fronti ma che risente troppo delle influenze dei nomi citati ad inizio recensione, il che penalizza un po' dal punto di vista creativo i pezzi presi singolarmente. 68/100
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Mirko Miliani: Voce Anno: 2010 Sul web: |