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Si apre a Roma, nella splendida location della Domus Aurea di Nerone, la quarta edizione di Moisai, il progetto che unisce arti performative ed archeologia in un armonico e straordinario connubio.
In questa edizione, a differenza delle passate rassegne, la rappresentazione non disgiunge l’aspetto archeologico (la visita con guida della Domus) da quello performativo (lo spettacolo nella Sala Ottagona), proponendo un unico percorso artistico site specific nel quale arte e storia si fondono, esaltando l’originaria vocazione del sito: un grande teatro costruito intorno alla figura di Nerone. Gli spazi, oggi purtroppo molto decadenti nonostante i restauri, diventano vivi e pulsanti, abitati da figure eteree e personaggi contemporanei in una mescolanza di spazio e tempo. “Nerone: autoritratto con figure” è una delle due rappresentazioni che si alternano in questo progetto firmato da Fabrizio Arcuri, (regista esperto nell’utilizzo di spazi atipici) e da Fabrizio Sinisi (autore e famosa voce della nostra drammaturgia), in questo progetto a cura del Parco archeologico del Colosseo e concepito appositamente per la Domus Aurea. Gabriel Montesi (guida immaginaria in bilico tra realtà e fantasia) e Iaia Forte (madre amorevole e spietata complotti sta), accompagnati dal contralto Maurizio Aloisio Rippa e affiancati dagli artisti di prestigiose scuole ed accademie, danno vita ad un percorso teatralizzato che distaccandosi dalle consuete spiegazioni sul sito, conducono il pubblico in un viaggio immaginifico che narra di grandi figure (Nerone, Ulisse, Baudelaire, Ettore e Tiberio) e di eventi della Roma contemporanea, quella città che al di sopra delle rovine della Domus Aurea vive e si affanna nelle sue contraddizioni, solitudini e marginalità. Un percorso affascinante e interiore che Lucio (la guida) racconta ai visitatori del sito, prendendo a prestito la vita di Nerone per attivare un parallelismo con la sorte di un giovane ragazzo dell’Esquilino. Assistere allo spettacolo “Nerone: autoritratto con figure”, in un luogo così traboccante di storia è un’esperienza immersiva unica e stupefacente. La sensazione di camminare nella storia è forte e le vicende narrate e riprodotte nelle nicchie o negli ampi spazi della “casa della luce” conducono a riflessioni sul passato e a analogie col presente. Metafore sulla vita e sulla morte, sul dolore e la resilienza. Ogni tappa del percorso ricorda un evento ed una Musa, le nove figlie di Zeus e di Mnemosine (la Memoria), tanto care a Nerone. Rivivono allora nella loro arte Tersicore, colei che si diletta nella danza, Melpomene, colei che canta la tragedia, Talia, colei che è festiva, Calliope, colei che ha una bella voce, Clio, colei che rende celebre, tutte avvolte nella loro aurea di splendore e mistero e ricordate con letture, coreografie, musiche di forte impatto scenico. Luci, abiti, movenze e recitazione, tutto perfettamente sincronizzato per offrire agli spettatori un’esperienza multisensoriale che sfidando il tempo ed i luoghi comuni racconta di un Nerone colto e anticonformista, amante delle arti, appassionato di poesia e di musica. Una figura controversa, ma visionaria, così come avveniristica fu per quel tempo la sua casa: un tempio del bello e dell’arte che oggi viene, almeno in parte, restituito agli interessati visitatori ed agli appassionati cultori della drammaturgia.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 4 ottobre 2025. |
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MOISAI 2025 – IV edizione Nerone: autoritratto con figure regia e ideazione Fabrizio Arcuri testo Fabrizio Sinisi Con Gabriel Montesi e Iaia Forte/Francesca Cutolo contralto Maurizio Aloisio Rippa
Torna a Roma, dal 3 al 19 ottobre 2025, la quarta edizione di Moisai, il progetto che ogni anno porta le arti performative dentro la Domus Aurea, restituendo vita e voce a uno dei luoghi più visionari dell’antichità. Dopo tre edizioni che hanno visto alternarsi artiste e artisti in dialogo con le Muse e con la Sala Ottagona, il 2025 segna una svolta: per la prima volta la rassegna si concentra in un unico spettacolosite specific, replicato per tre weekend consecutivi (3-4-5, 10-11-12, 17-18-19 ottobre – due repliche al giorno). Una scelta che cambia radicalmente l’esperienza di Moisai e ne definisce un nuovo orizzonte: non più nove serate diverse, ma un’unica creazione teatrale che abita gli spazi della Domus Aurea e li trasforma in scena viva e itinerante. Il progetto porta la firma di Fabrizio Arcuri, regista che da anni lavora sul confine tra teatro e spazi non convenzionali, e di Fabrizio Sinisi, autore tra le voci più significative della drammaturgia italiana contemporanea. La loro collaborazionedà forma a Nerone: autoritratto con figure, spettacolo concepito appositamente per il sito archeologico e per la sua storia.Progetto a cura del Parco archeologico del Colosseo. Protagonisti saranno Gabriel Montesi e Iaia Forte/Francesca Cutolo(che si alterneranno nel corso delle diverse giornate), affiancati dalla voce di contralto di Maurizio Aloisio Rippa. Accanto a loro, in scena le attrici e gli attori della Stap Brancaccio: Beatrice Buscemi, Chiara Brunetti, Chiara Liotta, Emilio De Rosa, Federica Petti, Flavia Lucangeli, FlaviaTomassini, Francesca Puorto, Leonardo Pocaterra, Ginevra Ceccherini, Margherita Bigazzi, Viola Dini, Leonardo Fantini, Giorgio Munaco, Giuseppe Franchina, Samuele Sabbatini, Matteo Gizzi, Nicolò Nitto e Amedeo Distilo. Le acrobazie e le danze aeree sono curate dalla compagnia di Claudio e Paolo Ladisa, in collaborazione con la Next Generation Academy, mentre gli interventi coreografici saranno eseguiti dalle danzatrici dell’Accademia Nazionale di Danza. Le musiche dal vivo accompagneranno l’intera esperienza, interpretate dall’Ensamble musicale Santa Maria di Corte, con arpa, flauto e violoncello. Il progetto è prodotto da PAV. Nerone: autoritratto con figure Percorso teatralizzato in Domus Aurea Una guida–attore, Lucio, trasforma la visita alla Domus Aurea in un rito teatrale: un viaggio tra mito e storia, ego e rovina, dove le Muse, Nerone e i poemi antichi riaccendono la “Casa della Luce”. Non è una lezione, ma uno spettacolo: la Domus Aurea diventa scena viva, attraversata da parola, danza, musica, petali che cadono, buio e lampi. Lucio conduce il pubblico dentro un racconto personale che intreccia la memoria di Nerone con l’Iliade e l’Odissea, Baudelaire e la Roma contemporanea. Si ride amaramente, si resta in silenzio, si immagina il lago un tempo al posto del Colosseo, finché alla fine resta una domanda: cosa salva la bellezza quando tutto brucia? Lucio accoglie gli spettatori evocando la Domus Aurea com’era: luce, acqua, colonnati, affreschi. Il registro si ribalta nell’autoironia e nell’invettiva contro un presente che divora i suoi artisti. Poi il racconto diventa autobiografia: la madre, la casa sull’Aventino, le letture all’alba con Ettore e Andromaca, l’adolescenza nelle stanze interrate, il ninfeo di Polifemo e l’Odissea di Argo che riconosce Odisseo. Sullo sfondo compare Tiberio, il “golden boy” fratello rivale: una festa, una canzone, un improvviso crollo. A poco a poco, la vicenda privata di Lucio si intreccia e si confonde con quella di Nerone: il figlio prediletto di una madre ingombrante, il giovane artista incompreso, l’uomo diviso tra arte e potere, destinato a bruciare tutto pur di ricominciare da capo. Come l’imperatore, anche Lucio sogna un incendio che purifichi Roma e la storia, ma lo spettacolo svela l’inganno: l’unica cosa vera è che sua madre è morta, e la colpa è sua. Nel finale, la pioggia richiama l’acqua perduta e la parola torna infanzia: la Domus Aurea, un tempo “Casa della Luce”, rinasce per un istante nello sguardo del pubblico, sospesa tra rovine e futuro. (Fonte: comunicato stampa)

DOMUS AUREA Via della Domus Aurea Roma RM SCHEDA EVENTO Moisai 2025 Date:3-4-5, 10-11-12, 17-18-19 ottobre Biglietti e modalità di visita Il percorso dello spettacolo condurrà progressivamente il pubblico dall’ingresso del settore occidentale (Galleria XXIV) fino alla Sala Ottagona. Gli spettacoli si terranno: Venerdì, Sabato e Domenica: doppia replica ore 16.30 e 17.30
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