A pensarci bene, quanto offerto dai due pare richiamare l'archetipo di successo ideato da Maurizio Costanzo con il noto show che portava il suo nome, nel corso del quale egli invitava sullo stesso palco comici, opinionisti e persone di cultura offrendo un pot-pourri tematico un tantino disorganico ma decisamente avvincente e stimolante. Nel caso in esame, effettivamente, c'è il filosofo (Matteo Saudino, docente di filosofia, divulgatore e ideatore di "BarbaSophia", popolare canale YouTube), la content creator (Laura Formenti, anche comica, attrice e performer), il giornalista (Riccardo Bocca, che vanta trascorsi, tra gli altri, per L’Europeo, L’Unità, L’Espresso, presente oggi sul piccolo schermo nei programma della Rai “Maledetta mattina”, “Tv Talk” e "Storie italiane”), finanche le musiche dal vivo (ad opera di un piccolo organico la cui rubricazione, Orchestrina Filosofante, prende il nome dal format proposto). E difatti, a voler definire questo spettacolo con sole due parole, va necessariamente chiamato in causa il binomio divertimento/cultura: da un lato la comicità esplosiva di un coppia che, assortita in modo bislacco, garantisce esuberanza e vitalità; dall'altra spunti riflessivi maturati nel corso di ritagli di stampo monologhista devoluti a turno ai tre ospiti (che, si apprende leggendo la sinossi, cambiano di volta in volta). La sola differenza con lo storico spettacolo del Parioli, sta nell'assenza della figura del moderatore, qui sostituita dall'indisciplinata coppia, ostintamente adusa ad infrangere il copione, improvvisando senza soluzione di continuità alcuna, bucando spesso la quarta parete con il chiaro intento di coinvolgere il pubblico. Questo modus operandi offre anche l'opportunità di rievocare il noto e apprezzato siparietto dei coniugi che si beccano ripetutamente tra loro, portato al successo in trasmissioni come "Zelig", "Mai dire...", "Quelli che il calcio", con lanci reciproci di battute sferzanti e spesso intrise di humor nero a vocazione vagamente surrele. In assenza totale di spazi morti e con una curva dell'attenzione sempre protesa verso l'alto, la formula risulta pertanto vincente, garantendo due ore tutt'altro che banali, perfettamente in bilico tra risate e dotte riflessioni, pur non pienamente adatte ai più piccoli, stante la trattazione diretta e neanche circoscritta di temi scottanti generalmente afferenti al sesso. |
Filosofà
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