Vita VS Sogno
Roma, Teatro degli Eroi, dal 24 al 25 giugno 2025

A conclusione del progetto “Corsi di Recitazione Cinematografica + Corto Teatrale + Spettacolo Sinergie Artistiche: dall’idea alla messa in scena”, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, l’autrice romana Brenda Monticone Martini, direttrice del Teatro Ivelise, presenta in una dimensione atemporale l’opera classica del 1635 “La vita è sogno” di Pedro Caldèron de la Barca proiettandola in uno spazio immaginifico.

La rappresentazione, per la regia di Marco Belocchi, propone un nutrito cast che si alterna sul palco in brevi “quadri” interpretati sfruttando i vari spazi teatrali, in un connubio tra “dentro e fuori”, “realtà e sogno”, “passato e futuro”. “Vita VS Sogno”, come ricorda l’autrice Brenda Monticone Martini, si muove su due piani paralleli che rappresentano da un lato la prigionia di Sigismondo, incastrato nel proprio destino definito da una nefasta profezia, e la possibilità di esercitare il libero arbitrio come riesce a fare la giovane Rosaura che non esita a combattere per la realizzazione di un sogno.
Pur mantenendo elementi essenziali dell’opera spagnola, in questa rappresentazione ovviamente sono stati adottati molteplici accorgimenti per renderla maggiormente aderente al presente, ma con una marcata proiezione futurista, chiaramente evidenziata dalla forte presenza tecnologica utilizzata dal regista per evidenziare la dimensione tra sogno e realtà.
Lo spettacolo, proposto in due serate ad ingresso gratuito al Teatro degli Eroi, e seguito dalla proiezione dell’opera “Attori in scena – Il Docu”, scritto e diretto da Davide Trumino, puntando il focus sul confronto tra la vita e il sogno, mette in mostra i desideri e le paure dell’essere umano e lo fà utilizzando personaggi ambigui (ragazze che sembrano maschi, dissolutezza mascherata da perbenismo, amori controversi) che intrecciano le loro storie attraverso la presentazione dei brevi sketch che si susseguono, intervallati da brani musicali e buio in sala, propedeutici al cambio di arredi sul palco. Ne deriva uno spettacolo forse un po’ troppo interrotto nella sua narrazione, con momenti di pausa che ne fanno rallentare il ritmo. Inoltre, alcune piuttosto evidenti  imprecisioni ed esitazioni nella recitazione - seppure dettate probabilmente dalla difficoltà nell’interpretazione dei personaggi della storia indubbiamente complessi per l’impossibilità di collocarli in un tempo e uno spazio ben definiti - scalfiscono leggermente la proposta teatrale.
Anche l’attualizzazione dei dialoghi dell’opera di Caldèron de la Barca risulta, a parere di chi scrive, un po’ ardita: molte parolacce utilizzate anche come intercalare (forse per aderenza alla modalità di eloquio comunemente utilizzata attualmente) e dialettica a volte semplicizzata all'eccesso. Per contro, va comunque evidenziato, che l'opera è risultata vincitrice dell'Avviso Pubblico, curato dal Dipartimento Attività Culturali, per la concessione di contributi destinati a sale teatrali private con capienza inferiore a 100 posti aventi sede a Roma, per progetti di ricerca e sperimentazione nell’ambito dello spettacolo dal vivo e della formazione. Stagione 2024/2025.
“Vita VS Sogno” è uno spettacolo controverso, capace di stimolare reazioni oscillanti tra il completo apprezzamento e la sensazione di incompletezza. Un esperimento teatrale che rimanda ad un approccio alla sua visione indubbiamente personalissimo.



Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 25 giugno 2025.

“Vita VS Sogno”
di Brenda Monticone Martini
per la regia di Marco Belocchi
spettacolo teatrale prodotto
dall’Associazione Culturale Allostatopuro
in collaborazione con
il Teatro Ivelise
il Teatro degli Eroi
Smart People
adattamento dell’opera spagnola
“La vita è sogno”
di Pedro Caldèron de la Barca (1635)
con
Raffaella Ariganello,
Alberto Bucco
Cristina Botteon,
Michela Cossu
Damiano Di Santo
Josuè Acosta Fernandez
Alessia Forte
Alessia Pelagatti
Raffaella Reda
Gianpaolo Rossi
Aiuto regia: Francesca Di Meglio
Scenografia e costumi: Lorna Martini
Trucco: Floriana Amodio
Musiche di: Leonardo Ciamberlini
Giuseppe Ioppolo,
Nunzia Amalfitano
Direttore musicale: Simone Fragasso
Post Produzione del suono: Alberto Vescovi
Video editing: Davide Trumino

L’opera viaggia su due binari paralleli: la prigionia di Sigismondo, succube del proprio destino, in lotta tra la vita e il sogno, e il libero arbitrio, come quello di Rosaura che si batte nella vita per conquistare il suo sogno.

Una storia che punta la sua attenzione sul confronto tra la vita e il sogno, linea che può diventare sottile al punto da far oscillare l’essere umano.
Siamo in un’epoca fuori dal tempo, dove tutto quello che doveva accadere è accaduto, dove sapienza e consumo hanno raggiunto il loro apice. La storia si svolge in una terra immaginaria, la “Nazione di Mezzo” (stato collocabile all’Italia, per la sua posizione centrale e strategica del Mediterraneo). Nella nazione sono presenti tre metropoli riconosciute al pari di una capitale: POLIS, centro della politica e della comunicazione, TECNO, centro della tecnologia e della scienza, IUS, centro della giustizia e della sicurezza.
Nel panorama economico e politico nazionale, emergono due potenti famiglie: i Moscovi, forza politica con sede a IUS, e i Poloni, forza della telecomunicazione e del commercio con sede a POLIS.
Basilia capo dei Polini, donna forte e indipendente, si ritrova vittima di una profezia che la costringe a tenere prigioniero, isolato in un bunker sin dalla nascita, il suo unico erede Sigismondo. Il giovane, incapace di accettare un destino così avverso senza conoscerne il motivo, cerca conforto nel dialogo con la sua unica amica virtuale Gipsy e negli studi, seguito dalla sua istruttrice Calabrò. Quest’ultima fa parte del corpo della sicurezza dei Poloni, con a capo Clotilde, figura androgina di donna spietata, che ha molta influenza su Basilia, con cui ha legato sentimentalmente. Nastro nascente della comunicazione dei Poloni è la giovane Stella che segue le orme della zia Basilia.
Parallelamente due giovani, Rosaura e Clarins, provenienti da IUS, si dirigono verso il grattacielo dei Poloni, con l’intento di mascherare Astolfo Moscovi, entrato nelle grazie dei Poloni dopo aver sedotto una delle due. Il loro viaggio, spinto dalla necessità di rivalsa, si trasforma in incontro: quello con Sigismondo.

(Fonte: comunicato stampa)

Teatro degli Eroi
Via Girolamo Savonarola 36/m
Roma
335 719 4572


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