|

Nel cuore della scena milanese, Serate d’Autore ha restituito al pubblico del Carcano un affresco coreutico raffinato e stratificato, dove l’urgenza della contemporaneità si fonde con la memoria del gesto e la forza evocativa del suono. Quattro quadri scenici, ciascuno con una propria autonomia estetica e drammaturgica, hanno tessuto un percorso denso di visioni e riflessioni, in un fluire che unisce anatomie, tempo e identità.
Le Stagioni del Corpo, è di fatto una partitura coreografica in tre movimenti che indaga il tempo biologico e simbolico del corpo. I volteggi, firmati da Elena Albano, Giorgio Azzone, Analu De Pinho e Davide Iacobone trovano una potente cassa di risonanza nelle musiche di Vivaldi e Max Richter, accostando barocco e contemporaneo in un dialogo tra struttura e dissolvenza. I danzatori del corpo di ballo della Scuola del Teatro Carcano e dell’Accademia Ucraina di Balletto, insieme alle soliste dell’Aconcoli Dance, animano una scena sospesa tra rigore e lirismo. Na Floresta, scorcio firmato da Nacho Duato, in cui la rappresentazione è affidata alla sensibilità degli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto, diretti dal maestro Martín Luis Oya, risulta un tragitto nell’anima della giungla amazzonica come un autentico tributo visivo e fisico alla biodiversità, alla sacralità del vivente e al mistero delle radici. Le musiche di Villa-Lobos e Wagner Tisso avvolgono la scena come una foresta sonora, dove ogni movimento è metamorfosi. Se cade un albero è un lavoro che si fa quesito politico e poetica. Concepito da Davide Iacobone e coreografato insieme a Marta Barossi, questo arazzo esplora la risonanza dell’azione individuale nella collettività. Gli allievi del triennio Formazione TAM offrono una danza che è gesto e testimonianza, eco e frattura. Le musiche — da Meredith Monk a Wagner — stratificano il tempo sonoro e conferiscono al pezzo un tono di attesa inquieta e trasformazione latente. Somewhere Between You and I infine, postula una riflessione sullo spazio interiore che intercorre tra due identità in relazione. Concepito e diretto da Paolo Benedetti, il duetto, interpretato da Ilaria Sargentini e Luis Nunez, si articola come tensione perifrastica tra prossimità e distanza, tra dipendenza e autonomia. La musica originale di Nicola Fumo Frattegiani, Restless, sottolinea l’instabilità emotiva del legame, facendo della scena un campo magnetico bipolare. Una rassegna in definitiva, in cui la danza non è solo spettacolo ma atto conoscitivo, forma del pensiero e narrazione del presente.
La presente recensione si riferisce allo spettacolo del 18 maggio 2025
|
|

Serate d'autore
LE STAGIONI DEL CORPO AUB Contemporary Academy coreografie ed Interpreti Elena Albano Giorgio Azzone Analu De Pinho Davide Iacobone danzatori corpo di ballo della Scuola del Teatro Carcano e Accademia Ucraina di Balletto, soliste dell’Aconcoli Dance musiche Antonio Vivaldi - Max Richte NA FLORESTA Un viaggio nell’anima della giungla amazzonica coreografia Nacho Duato maestro Martín Luis Oya musica Heitor Villa-Lobos - Wagner Tisso danzatori allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto SE CADE UN ALBERO concept e direzione artistica Davide Iacobone coreografie Davide Iacobone, Marta Barossi danzatori allievi del triennio di formazione professionale contemporanea Formazione TAM musiche Fantomas, Machinefabriek, Meredith Monk, Mikael Karlsson, Adrian Klumpes, Michael Wall, Hugo Torres, Richard Wagner SOMEWHERE BETWEEN YOU AND I APT Contemporary Dance Project compagnia APT Contemporary Dance Project concept e direzione artistica Paolo Benedetti coreografia Paolo Benedetti danzatori Ilaria Sargentini e Luis Nunez musiche Restless di Nicola Fumo Frattegiani
Funzione costante di aiuto, conforto morale o materiale, di protezione o difesa. Causa di una condizione relativa di stabilità o sicurezza. Queste sono alcune definizioni della parola SOSTEGNO. Possiamo sostenere, essere sostenuti, collaborare per sostenerci a vicenda e perchè no, infine trovare una nostra autonomia attraverso di esso. In scena due corpi che sperimentano questo continuo e complicato scambio, alla ricerca, forse vana, di un equilibrio. Quattro quadri, quattro linguaggi coreografici distinti che si intrecciano in una serata intensa e suggestiva. Dal ciclo della vita umana alla forza primordiale della natura, dall’impatto delle nostre scelte alla necessità di sostegno reciproco: la danza si fa strumento di indagine e celebrazione della condizione umana. Un’esperienza imperdibile, capace di trasportare il pubblico in un universo di immagini, suoni ed emozioni che risuonano dentro e fuori la scena (fonte: comunicato stampa).

Teatro Carcano Corso di Porta Romana, 63, 20122 Milano tel: 02 55181362 E-mail:
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
|