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Nuova e inedita versione de “La Locandiera”, trasformata in una suggestiva Opera/Musical dove tradizione ed innovazione si sposano per dare vita ad uno spettacolo originale ed intrigante.
La famosissima commedia di Carlo Goldoni, con Mirandolina (interpretata da una frizzantissima Sarah Biacchi) intenta a destreggiarsi tra spasimanti, ripicche e beffe, si impreziosisce con incursioni musicali tratte da celebri opere: Mozart, Rossini e Bizet, con arie eseguite dal vivo (splendida la voce della protagonista, unica attrice italiana ad essere anche una cantante lirica), generano un gradevole incontro tra prosa e lirica, un armonioso omaggio al connubio originato dall'accostamento tra drammaturgia e musica classica. La semplice, ma efficace, ricostruzione ambientale sul palco, trasporta gli interessati spettatori nell’atmosfera goldoniana settecentesca. I costumi, specie quelli femminili, volteggiano nelle caratteristiche movenze dei personaggi che, mantenendo inalterato lo spirito della commedia e la leggerezza del testo, riescono ad imprimere un alone di contemporaneità alle dinamiche tra uomo e donna così ironicamente rappresentate da Goldoni nella sua opera. Lo spettacolo è molto gradevole e la parziale trasformazione in musical consente una virata verso l’originalità, una scommessa, come la stessa Sarah Biacchi (anche regista dello spettacolo) l’ha definita, raccontando delle novità che questa Locandiera propone: “E allora, che c’è di nuovo? La relazione con cui questa commedia perfetta viene proposta da un gruppo di interpreti che mostrano il loro talento arricchendolo con la concretezza, la realtà, il verosimile della recitazione e delle battute che non hanno paura del ‘700, ma lo abitano, anzi, come se fosse oggi. A parte, come direbbe Goldoni. Un allestimento in stile”. Grande complicità e affiatamento tra i diversi interpreti rendono la rappresentazione molto scorrevole e le battute si susseguono incalzanti. Qualche piccola sbavatura (dovuta forse anche alla difficoltà di un testo settecentesco) può essere perdonata anche ad attori di grande talento, in grado di offrire al pubblico in sala una maliziosa interpretazione. Simpaticissimo Marco Simeoli con i suoi intermezzi napoletani, fortemente tipizzati gli altri personaggi: da Federico Perrotta (che non disdegna di sfoderare anche le sue doti canore) a Daniele Marmi (esilarante marchese squattrinato). “La Locandiera” resta un classico intramontabile, in grado di divertire anche dopo secoli per la sua intrinseca forza dirompente e quasi sfrontata capacità di analisi dell’atavico dualismo uomo donna. Questa versione, introducendo l'elemento canoro, ne valorizza armoniosamente alcuni passaggi, mantenendo comunque inalterata la struttura e l'essenza della più fortunata opera del commediografo veneziano.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 6 maggio 2025. |
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LA LOCANDIERA OPERA-MUSICAL di Carlo Goldoni da un’idea di Sarah Biacchi con Sarah Biacchi Federico Perrotta, Marco Simeoli e con Daniele Marmi Valentina Olla Giacomo Rasetti Silvia Ponzo Andrea Carpiceci regista assistente Silvia Ponzo scenografie storiche Cristina Bennati cons. scenografica Cecilia Sensi light designer Francesco Bàrbera costumi repertorio Progetto URT supervisione canto lirico M. Alessandro Luciano direzione musicale M. Lorenzo Bizzarri parrucche e trucco Studio 13 foto di scena Tommaso Le Pera musiche Mozart, Bizet, Rossini Produzione Pipamar Produzioni
Che scommessa è portare oggi in scena un testo dove si è già scritto tutto e visto tutto? Creare la magia di rispettare perfettamente e senza alcuna modernità il testo Goldoni, circondarlo di scene dipinte settecentesche, costumi d’epoca, parrucche e “boccette” di acqua della regina di autentico princisbecco, diamanti originali e cibo il cui profumo si immagina di percepire in platea. E allora, che c’è di nuovo? La relazione con cui questa commedia perfetta viene proposta da un gruppo di interpreti che mostrano il loro talento arricchendolo con la concretezza, la realtà, il verosimile della recitazione e delle battute che non hanno paura del ‘700, ma lo abitano, anzi, come se fosse oggi. A parte, come direbbe Goldoni. Un allestimento in stile. Trasparente come un sogno luccicante d’epoca, ma con lucente armonia moderno come il nostro vissuto attuale. E cosa c’è di ulteriormente nuovo? Qualcosa di mai visto. Mozart, Rossini e Goldoni parlano la stessa lingua. Con un inserto di Bizet. La stessa interprete di Mirandolina è Sarah Biacchi, l’unica attrice italiana ad essere anche una cantante lirica. Mirandolina e tutti gli altri interpreti canteranno arie da Il Barbiere di Siviglia, Carmen, Le nozze di Figaro seducendo il Cavaliere con la sua voce, che le risponderà perfettamente intonandosi a lei, in un progetto che porta finalmente il lavoro sull’ “opera buffa” in un allestimento a tutto tondo che non ha precedenti. Artisti lirici? Cantanti, ognuno con la sua specificità di personaggio. Sarah Biacchi (Fonte: comunicato stampa)

Teatro Vittoria Piazza Santa Maria Liberatrice 10 Roma tel.06.5740170 www,teatrovittoria.it
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