Lo spettacolo esordì brillantemente all'Aldwych Theatre di Londra nel 2006 incassando la più alta prevendita nella storia del West End. La produzione è diventata a tutti gli effetti la più longeva nella storia di questo storico teatro londinese, intrattenendo oltre due milioni di persone durante i cinque anni in cui andò in scena. Il primo tour nel Regno Unito iniziò nel 2011 superando il record di vendite in ogni teatro in cui fu rappresentato. Da allora Dirty Dancing è stato recitato nel West End cinque volte - più recentemente al Dominion Theatre di Londra nel 2023 e ha girato il Regno Unito e l’Europa in tournée per tre volte. Il musical, che lascia ampio spazio alla parte recitativa per scelta direttiva, riporta la firma della celeberrima scrittrice statunitense Eleonora Bergstein, classe 1938, la quale fu proprio colei che, un decennio fa, selezionò Gabrio Gentilini per la parte dell'inossidabile e vigoroso Johnny Castle. Una favola moderna potrebbe essere definita questa storia che ha attraversato un quarantennio senza patirne lo scotto e, grazie ad una solida impalcatura di narrazione, ha fatalmente catalizzato a sé eccellenti figure del mondo dello spettacolo che hanno via via valorizzato e rinvigorito il racconto nel corso dei decenni. E' il 1963, Frances Houseman detta Baby (Vanessa Innocenti) è una ingenua diciassettenne in vacanza con la sua famiglia nel villaggio turistico di Max Kellerman. La ragazza ha un legame davvero speciale con il padre Jack, un chirurgo, che le ha trasmesso dei solidi ideali che rifuggono dalle discriminazioni d'ogni genere. Decisamente meno caloroso il rapporto che lega la giovane alla sorella maggiore Lisa, ragazza frivola e poco meditativa. L'incontro fra due mondi talmente distanti fra loro e due modi diversissimi di esistere, quello di Johnny, squattrinato e aitante ballerino, attrattiva del residence, e di Baby, riflessiva ed imberbe borghese benestante, innesca una serie di dinamiche che ci conducono a riflettere su controversi, ed ancora attuali, temi sociali. Il pubblico duetta idealmente a passo di danza, sulle note di musiche senza tempo che sfiorano deliziosamente le corde delle nostre anime: (I've Had) The Time Of My Life/Bill Medley, Jennifer Warnes - scritta da Franke Previte, John DeNicola e Donald Markowitz (Oscar e Golden Globe-Grammy Award come miglior duetto), Hungry Eyes/Eric Carmen, Do You Love Me/The Contours, Yes/Merry Clayton, Hey Baby/Bruce Channel, Love Is Strange/Mickey & Sylvia. Ottima la performance di ballo e canto, che ha trovato una amalgama fluida e coinvolgente attraverso la parte interpretativa che amplifica il lirismo della pièce. La presente recensione si riferisce alla rappresentazione del 19 dicembre 2024 |
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